Domenico de masi
1. Longevità
Nel 2020 l’Aids, l’analfabetismo e molti tipi di cancro saranno debellati; la fecondazione artificiale e la clonazione umana saranno all'ordine del giorno; il biossido di carbonio dell’atmosfera sarà reso innocuo; i ciechi potranno vedere attraverso apparati artificiali; i trapianti di organi naturali e artificiali permetteranno di vivere più di 750.000 ore e di restare in ottima salute fino a cento anni. Tenete conto che la maggioranza delle persone diventa vecchia soltanto nell’ultimo anno della propria vita, durante il quale le spese farmaceutiche sono pari alla cifra che si spendono per comprare medicine durante tutti gli anni della vita precedente.
2. Tecnologia
Nel 2020 molte automobili andranno all’idrogeno e saranno teleguidate; la durata dei beni di consumo sarà molto superiore a quella attuale.
Per la legge di Moore, la potenza dei singoli chip raddoppia ogni 18 mesi: dunque, nel 2020 un chip sarà grande quasi quanto un neurone umano e la sua potenza supererà un miliardo di transistor. Esisteranno elaboratori mille volte più potenti di quelli attuali, capaci di svolgere tutte le mansioni ripetitive e molte mansioni flessibili.
Potremo portare in un taschino tutta la musica, i film, i libri, l’arte e la cultura del mondo. Il XX secolo fu segnato dall’automazione; il XXI secolo sarà segnato dall’ingegneria genetica.
3. Lavoro e formazione
Nel 2020 le mansioni di natura manuale e quelle di natura intellettuale ma ripetitive ed esecutive saranno quasi tutte assorbite dalle macchine, trasferite nei Paesi emergenti o affidate a immigrati dal Terzo Mondo.
I lavoratori creativi lavoreranno full time e full place, senza orario né sede, spinti dalla loro motivazione, e occuperanno la parte centrale del mercato, più garantita e meglio retribuita.
Gli addetti ai lavori flessibili, sia fisici che intellettuali, lavoreranno con minori garanzie e minori gratificazioni, per un massimo di 50mila ore in tutta la loro vita e sottoposti a controlli sempre più severi.
Tutti gli altri cittadini avranno il diritto di consumare ma non di produrre.
Per chi svolgerà attività creative, sarà sempre più difficile distinguere lo studio, il lavoro e il tempo libero: la migliore definizione della loro attività è quella di “ozio creativo”. Queste attività si confonderanno tra loro durante tutte le 24 ore, si destruttureranno nel tempo e nello spazio, si femminilizzeranno, si sottrarranno sempre più ai controlli quantitativi, potranno essere incentivate solo attraverso la motivazione, la condivisione delle méte, la leadership carismatica. Vi sarà guerra senza quartiere tra creatività e burocrazia. L’istruzione sarà intesa come formazione permanente e occuperà almeno 100mila ore della vita. Sarà sempre più necessario e complesso ridistribuire la ricchezza, il lavoro, il sapere e il potere.
4. Ubiquità e plasmabilità
Nel 2020 la rete avrà trasformato il mondo intero in un’unica agorà capace di rappresentare tutto l’amore e tutto l’odio del mondo. Potremo metterci in contatto ovunque e con chiunque, in qualsiasi punto del pianeta, senza muovere un passo. Tele-apprenderemo, tele-lavoreremo, tele-ameremo, ci tele-divertiremo. Correremo perciò il rischio di diventare obesi per mancanza di moto e troppo astratti per mancanza di contatti materiali con i nostri simili. Grazie alla chirurgia plastica, l’estetica dei nostri corpi potrà essere modificata a piacimento. Grazie alla farmacologia, ciascuno potrà inibire i propri sentimenti, acuirli, simularli, combinarli come meglio crederà.
5. Tempo libero
Nel 2020 ogni ventenne avrà davanti a sé 600.000 ore di vita. Gli addetti a mansioni flessibili o ripetitive lavoreranno per 60.000 ore, dedicheranno 240.000 ore al “care” e 300.000 ore al tempo libero. Queste costituiranno il problema più assillante: come occuparle? come evitare la noia, la violenza, la droga? come riuscire a crescere intellettualmente? Si sfocerà in maggiore violenza o in maggiore pace sociale? e la violenza, sarà virtuale o reale?
Occorrerà dunque prepararci al tempo libero, fin da oggi, più di quanto usiamo prepararci al tempo di lavoro.
6. Androginia
Nel 2020 molte donne avranno un figlio senza avere un marito mentre agli uomini non sarà ancora possibile procreare un figlio senza avere una moglie. Anche per questo, le donne saranno al centro del sistema sociale e ne gestiranno il potere con la durezza che deriva dai torti subìti nei diecimila anni precedenti. I valori fin qui coltivati prevalentemente dalle donne – estetica, soggettività, emotività, flessibilità – avranno colonizzato anche gli uomini. Entrambi condivideranno le attività di produzione e di cura. Negli stili di vita prevarrà l’androginìa.
7. Estetica
Nel 2020 tutte le tecnologie saranno più precise di quanto occorra a coloro che le useranno (già oggi gli orologi da polso spostano solo un milionesimo di secondo all’anno e sono 200 volte più precisi di quanto occorra ai normali utenti). Ne consegue che non interesserà la scontata perfezione tecnica degli oggetti ma solo la loro qualità formale. Perciò coloro che si dedicheranno ad attività estetiche saranno più apprezzati di coloro che si dedicheranno ad attività pratiche. L’estetica diventerà uno dei fattori più competitivi.
8. Etica
Nel 2020 il lavoro sarà quasi completamente terziarizzato. Nella società dei servizi, l'affidabilità delle prestazioni e la loro qualità costituiranno il primo vantaggio competitivo, l'etica dei professionisti costituirà il loro più alto merito. Come la società industriale è stata assai più onesta e meno violenta di quella rurale, così la società postindustriale sarà assai più onesta e meno violenta di quella industriale. Dunque, se vorremo avere successo, ci toccherà essere dei galantuomini.
9. Soggettività e motivazione
Nel 2020 ognuno tenderà a diversificarsi fortemente dagli altri per quanto riguarda i gusti, i desideri, i comportamenti individuali. Tenderà a fare solo ciò per cui avrà passione e si attiverà solo nei settori per i quali sarà intensamente motivato. La motivazione, non il controllo, sarà la leva dell’efficienza.
10. Qualità della vita
Nel 2020 la maggior parte delle persone sarà convinta che si vive una volta sola e che, quindi, occorre vivere bene. Gran parte delle professioni consisteranno in attività dedicate al benessere proprio e dei propri simili. Poiché si vivrà a lungo, ogni cittadino, durante tutta la sua giovinezza e la sua maturità, si preoccuperà sempre meno della quantità della vita e sempre più della sua qualità.