Si possono sostituire gli attuali indicatori di sviluppo (Pil e le sue varianti) con misure più complete della vera ricchezza e dei livelli di benessere delle nazioni? La crisi può essere un’opportunità per trasformare l’economia globale? Come creare e attuare il progetto per un pianeta sostenibile, una società giusta e un’economia in crescita che possa trasformare il paradigma economico globale?
Sir Partha Dasgupta docente dell’Università di Cambridge (UK) ha delineato le risposte a queste ed altre domande nel corso della Lectio magistralis tenutasi a Trento la settimana scorsa.
Diversi sono gli studi che negli ultimi anni hanno cercato di individuare nuovi indicatori in grado di misurare il benessere di un paese. Il Rapporto sulla ricchezza inclusiva(Inclusive Wealth Report 2012) dell’International Human Dimensions Programme on Global Enviromental Change (IHDP) introduce un nuovo indicatore, l’Indice di Sviluppo Inclusivo (Inclusive Wealth Index) che prende contemporaneamente in considerazione tre tipologie di capitale: umano, produttivo e naturale e ne misura l’evoluzione nel corso del tempo, fornendo informazioni sulla sostenibilità della crescita delle Nazioni a lungo termine.
Il professor Dasgupta, consulente scientifico del “Wealth Report Inclusive 2012” e presidente del comitato scientifico dell’Human Dimensions Programme on Global Enviromental Change (IHDP), ha presentato alcune sue riflessioni su risultati e potenzialità di questo lavoro, destinato probabilmente a diventare un punto di riferimento per l’analisi economica di qui in avanti, perché propone un nuovo modo di misurare il benessere delle nazioni.
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