Breve disamina degli andamenti ITALIA – CINA – ITALIA
Ricerca e produttività trasferita in Cina, Uffici turismo dalla Cina a Francoforte
- Centro ricerche GlaxoSmithKline da Verona a Tianjin
- Ditta Senfter (Alto Adige) aperto stabilimento a Shanghai
- Tour Operators (centrali per l’Europa) dalla Cina a Frankfurt
Breve storia del Turismo Cinese in entrata Shengen (Europa Comunitaria)
Con un esatto protocollo di intesa fra la Repubblica Popolare Cinese e la Comunità Europea, alcuni anni fa si sancirono le regole per poter operare sul territorio Italiano per l’ingresso di Turisti Cinesi nel ns. paese. Aderimmo in circa 140 Colleghi (agenzie viaggio) firmando il protocollo che, fra le altre cose, prevedeva la presenza di Addetto parlante Cinese nelle propria Sede, prevedeva inoltre il continuo accompagnamento dello stesso con l’impegno di evitare e al limite denunciare “fughe” non autorizzate e allontanamenti dagli itinerari prestabiliti. All’emanazione e controllo di queste regole, avrebbe dovuto provvedere una commissione interna alle Ambasciate d’Italia,mentre ai Consolati in ambito Ambasciate la emissione dei Visti ai cittadini cinesi.
Sia per le crisi economiche, che per riduzioni di personale nelle Amabasciate, in Cina è sempre stato molto difficile e complicato ottenere i Visti. La operatività dei programmi cinesi verso l’Europa si è molto più concentrata verso i Paesi del Nord, (Danimarca, Germania, Svezia, Norvegia) presso le cui Ambasciate/Consolati, si otteneva in maniera imminente il visto Schengen.
Per un mero esempio, purtroppo a nostro totale sfavore, le organizzazioni del Turismo nordeuropee combinavano le tariffe speciali delle compagnie aeree (SAS, LUFTHANSA) agli special agreement delle ASSOCIAZIONI Alberghi, Associazioni Guide e Ristoratori, nel formulare un pacchetto che – tutto compreso (anche i voli) aveva un costo fra 1.000 e 1.110 Euro per 7 giorni di pensione completa.
Tutto ciò, in Italia, come purtroppo si evince, non risulta possibile, a cominciare da Alitalia che, in stato quasi fallimentare, non concederebbe mai tariffe di circa 300 Euro andata e ritorno dalla Cina, come invece SAS e LUFTHANSA fanno, in pieno accordo con i loro Ministeri Esteri.
Questa è la situazione a cui aggiungere che il turista cinese (i decantati 300 milioni di ricchi e medio-borghesi) non conosce le nostre “meraviglie culturali” , non apprezza il mare, qualche tentativo invernale - sciistico è stato fatto e sembra essere gradito. La difficoltà di penetrazione del mercato è data dalla mancanza di appoggio ufficiale dello Stato e dai costi evidentemente sostenuti per esempio di partecipazione alle innumerevoli (selezionando quelle giuste) fiere del Turismo. Un lavoro lungo e complesso per il quale si debbano impegnare notevoli risorse.
Un prossimo tentativo sarà da noi effettuato in combinazione con la Fondazione Arena di Verona, parimenti interessata.
risposta di Lanzinger
Ovviamente interessato. Ci farai sapere. L'ex po' e' vicina e il post - visita o l'itinerario di avvicinamento o di partenza dall'hub di Frankfurt potrebbe prevedere uno stop "esotico" in trentino muse-Dolomiti. Peraltro abbiamo al Muse una nostra dirigente perfettamente chiese speaking (Antonia Caola).
Sentiamoci
Michele Lanzinger
Direttore MUSE Museo delle Scienze - Trento. Italy
Tel. +39 0461 270304
Mob.+39 335 700 8080