AZIMUT su foto panoramica

Data pubblicazione: 13-lug-2014 19.05.08

Molto spesso dobbiamo fare degli studi per determinare la posizione in cui stazionare per i nostri rilievi topografici, e quindi vanno valutate le visuali che sono possibili da quel punto.

Oggi le cosiddette foto panoramiche (o cilindriche) sono alla portata di tutti: esistono un sacco di software più o meno complicati che permettono di scattare alcune foto leggermente sovrapposte e poi incollarle in via elettronica, sino ad ottenere un effetto, appunto, “panoramico”. Addirittura molte macchine digitali hanno “on board” un programma che permette di realizzare questo particolare effetto direttamente in campagna.

Per l’uso “tecnico” potrebbe essere un’idea sovrapporre alla foto una scala graduata azimutale (poco importa se in gradi, in gon, orientata a Nord, orientata su una stazione o come si voglia). In questa nota propongo un sistema abbastanza rapido, semplice ed economico. Devo solo avvertire che esso non può essere molto preciso, e questo per motivi di prospettiva fotografica e di aberrazioni dell’obiettivo. Tuttavia sarà utile all’appassionato e probabilmente anche al tecnico.

Per l’esempio ho utilizzato il seguente materiale:

• Una foto panoramica del paese di Barcis, presa dalla sponda Sud del lago verso il paese

• Il programma Google Earth per individuare gli azimut di alcuni punti caratteristici visibili nella foto (bisogna naturalmente individuare il punto di stazione, riportarlo in mappa e poi disegnare le visuali con l’icona “righello”: si avrà, nel box, azimut (riferito al nord, in gradi sessagesimali o sessa decimali) e distanza (che a noi non importa)

• Uno scalimetro

• Un programma di fotoritocco che lavori su layers (io ho usato Paint.NET)

Più in generale, se foste sul campo, potevate avere a disposizione un GPS (per determinare la vostra posizione di osservazione), un tacheometro o anche una semplice bussola con cui rilevare alcuni punti caratteristici (il campanile del paese, una casa isolata riconoscibile in mappa, eccetera). Siccome parliamo di topografi essi spesso usano i gon come sistema angolare: nessuna paura, sarà sufficiente usare una (buona) bussola da rilevamento e dividere l’angolo letto per 0.9 (per i non tecnici: l’angolo giro in gon è 400gon, mentre quello in normali gradi è 360°). Altrettanto ovviamente se il topografo volesse operare in un ipotetico rilievo azzerandosi su un punto o una stazione nota, basterà fare qualche semplice sottrazione o somma angolare.

Tanto per capire di cosa stiamo parlando questa qui sopra è la foto che vogliamo modificare.

A parte ho fotografato uno scalimetro, in una scala qualsiasi, ma comunque nell’intervallo 0-360. Ho utilizzato la scala 1:250 per il semplice fatto che quella lunghezza del righello è di circa 15 centimetri e quindi mi andava bene per la foto macro.

AVVERTENZA: cercate di fare in modo che il filo del righello sia il più possibile parallelo al bordo della foto.

Il passo successivo è stato quello di individuare gli azimut (con Google Earth, come detto):

• Casa isolata sulla sinistra 294°

• Campanile 320°

• Ultima casa del paese sulla destra 355°

Prima di tutto mi sono creato un “nastro” segnato da 0 a 37, e poi ho ritagliato l’immagine in modo da limitarla alla zona di mio interesse (circa da 285° a 368°, che poi sarebbero 008°).

Quindi ho caricato su un layer di Paint.NET lo sfondo, ovvero l’immagine che mi interessava, e su un altro layer il righello personalizzato.

E’ stato sufficiente spostarlo e tiralo per le maniglie fino ad ottenere il risultato cercato:

In una relazione tecnica direi che un lavoro del genere può fare la sua bella figura.