Disegnare (come inserire un rilievo in una mappa)

Data pubblicazione: 30-set-2013 15.59.13

I nostri gps "nautici", intesi come "amatoriali", ci mostrano la posizione in latitudine e longitudine WGS84, per lo più nel formato DDD,MMdd. Difficilmente il dilettante si sposta da questa visione perché o usa un plotter di navigazione (e allora fa tutto lui) o, al massimo, mette "in carta" il punto nave. Magari senza nemmeno l'ausilio di squadrette e compasso perché per sapere "quale paese è quello che abbiamo al traverso" è sufficiente un'occhiata alla scala graduata delle latitudini e delle longitudini.

Il discorso qui rischia di diventare ben complicato!

Il sistema GPS opera in una terna di assi cartesiani, la terra è tonda, latitudine e longitudine sono angoli, la carta nautica è piana, poi ci sono problemi fra ortodromia e lossodromia (legati a come uno segue la rotta), insomma... un bailamme.

Se facciamo un passettino in avanti immaginiamo di dover mettere in una carta nautica una serie di punti derivanti da un rilievo idrografico.

Una buona idea è quella di passare dal formato angolare a quello cartesiano, ed in particolare dalle coordinate WGS84 a quelle UTM (oppure alle ED50 o alle Gauss Boaga). Tralasciando la teoria della formazione della carta di Mercatore e quella del disegno delle mappe (ad esempio le carte tecniche regionali CTR), diciamo solo che al posto del reticolo geografico (latitudini e longitudini, appunto, che non sapremmo bene come disegnare) possiamo utilizzare un "volgare" foglio di carta quadrettata, ovvero un sistema piano cartesiano xy.

A seconda del tipo di proiezione (e di molti altri fattori) cambieranno un po' i numeri, ma alla fine ci troveremo sempre per un punto una coppia xy che ci permetterà di "metterlo in carta" semplicemente.

I numeri, dicevo, cambiano, ma cambia poco la differenza fra i numeri. In questo modo possiamo calibrare il nostro disegno sovrapponendolo alla carta nautica (che fortunatamente è per lo più in scala piccola, e quindi tende a "non mostrare" le approssimazioni che vi propongo) a condizione di aver rilevato anche alcuni punti che in essa sono ben riportati (ad esempio fanali e simili - sceglieteli con buon senso, ad esempio non devono essere troppo vicini!).

In poche parole:

  • si ponga il GPS in visualizzazione coordinate piane (ad esempio UTM)

  • si esegua il rilievo, con il GPS di alcuni punti riportati in carta (almeno 3, meglio 4)

  • li si disegni (nella scala della mappa) su un foglio di carta lucida, avendo cura, ovviamente, di disegnare anche il reticolo che li ha generati e a cui fare riferimento

  • si sovrapponga il foglio di carta lucida fino ad ottenere la miglior vicinanza possibile dei punti "di calibrazione"

  • a questo punto il nostro rilievo, noto in termini di coordinate piane, come appunto e ad esempio quelle UTM, può essere disegnato sul foglio lucido (sul quale avremo avuto l'accortezza di riportare - abbiamo detto - il reticolo di riferimento)

  • naturalmente se abbiamo ottenuto una buona sovrapposizione possiamo anche utilizzare il nostro reticolo per progettare il rilievo: basterà leggere graficamente i WP delle estremità delle linee previste per lo scandagliamento, per poi impostarle come elementi di una rotta da tenere (e il display del nostro GPS ci verrà in aiuto con un sacco di informazioni utili)

Naturalmente potremmo aver bisogno di effettuare delle conversioni di punti fra i vari sistemi.

O ci si procura un programma di calcolo apposito, o si ricorre al solito internet, dove lo Stato ci mette a disposizione un valido calcolatore presso il geoportale nazionale.

Tutte queste operazioni non sono alla portata di qualsiasi persona, ma basterà un bel po' di buona volontà e un minimo di conoscenza di disegno tecnico (oltre che riga, squadretto, scalimetro e poche altre cose).

Buon lavoro!