CoffeeBreak#3: visita a Nave Aretusa

Data pubblicazione: 9-set-2013 8.27.11

Ieri ho fatto il perfetto pensionato ed ho approfittato dell'opportunità di visitare Nave Aretusa, il catamarano dell'Istituto Idrografico della Marina adibito ai rilievi costieri.

Era a Trieste per una collaborazione con l'OGS, momentaneamente distolto dagli impegni istituzionali che lo vedono operare nella zona di Venezia.

Cielo! Come è cambiata l'organizzazione da quando ero imbarcato su Nave Staffetta.

Innanzi tutto la plancia: piena di schermi di computer che sovraintendono alle varie funzioni. Il Comandante ha la solita poltroncina riservata, solo che ora davanti a lui c'è il plotter di navigazione e il radar anticollisione. Naturalmente il radar è visibile alla luce ambiente.

Sopravvive il tavolo per il carteggio, solo che ora un GPS indica la posizione della nave.

Naturalmente, essendo nave idrografica, c'è un monitor in più: quello del controllo della navigazione quando si scandaglia (il segnale proviene dalla sala idrografica).

Siamo poi passati nella sala idrografica, al centro nave e quindi alle spalle della plancia.

E' piena di schermi di computer, alcune stampanti e un bel plotter a rullo, formato A0, che permette di stampare direttamente i lavori.

Vi troneggia un monitor di una quarantina di pollici. Nel caso di ieri era presente una serie di dia Power Point per illustrare la nave, ma non è difficile pensare che in fase operativa si possa seguire la navigazione.

Ovviamente si naviga con GPS.

Ho fatto qualche domanda ed ho scoperto che usano un software per l'acquisizione dei dati, ed un altro per la loro valorizzazione.

Pensavo che in mezzo a tante cose sofisticate e moderne vi fosse la trasmissione in tempo reale del valore di marea, o almeno la sua determinazione con il GPS, invece mi hanno detto che usano le osservazioni dei vari mareografi che ormai costellano la costa italiana. Certo ne hanno uno a bordo, ma serve solo in casi specifici.