Cominciamo parlando della velocità della barca

Data pubblicazione: 30-ago-2013 13.48.09

Ovviamente per eseguire un rilievo batimetrico bisogna disporre di una barca che accolga gli strumenti e con la quale si possa percorrere in lungo e in largo l'area da scandagliare.

Uno degli aspetti più importanti da considerare è quello della velocità del mezzo nautico (altri possono essere il pescaggio, la stabilità, la comodità, eccetera). Infatti è ovvio che maggiore sarà la velocità minore sarà il tempo impiegato per eseguire il lavoro. Però maggiore sarà anche il tratto percorso fra due punti rilevati successivi. In effetti oggi questa necessità si è affievolita: il GPS "sforna" posizioni in tempo quasi reale e gli ecoscandagli, grazie al basso fondale su cui normalmente si opera, forniscono più dati al secondo. Per contro una velocità elevata dà meno tempo agli operatori di prendere decisioni e di eseguire le opportune manovre per mantenere la rotta prevista. Se i punti fossero distanti (sistemi ottici, GPS non interfacciati ad un sistema di navigazione computerizzato) è essenziale che la velocità della barca sia costante. Sempre per motivi di interpolazione lineare fra punti noti (e sempre nel caso questi siano distanti) è anche essenziale che eventuali correzioni di rotta (per mantenere quella prevista) siano effettuate in maniera dolce e progressiva.

La velocità in mare si misura in nodi (kts, knots = miglia nautiche internazionali percorse in un ora) e, per le nostre esigenze, anche in metri al secondo (m/s).

La relazione fra i due è, circa, la seguente:

2 nodi sono circa 1 metro al secondo

L'informazione può essere desunta per lo più dagli strumenti di bordo (computer di navigazione o solcometro), ma possiamo anche farci un'idea utilizzando uno stratagemma: si percorre una base di lunghezza nota, in metri, e si prende il relativo tempo in secondi.

velocità [kts] = doppio della distanza [metri]/tempo [sec]

Si può usare di tutto: la distanza fra briccole (in laguna), la larghezza o la lunghezza di una struttura, la lunghezza della propria barca (si fissi la superficie del mare e si utilizzi una bolla di schiuma, un rametto, un'alga galleggiante o quant'altro visibile). Il conteggio del tempo può essere fatto con un orologio o, anche, contando mentalmente. Non si usi la successione uno..due..tre perché è troppo "corta". Si scandisca "è uno.. è due.. è tre..". Se non vi ricordate questo artifizio ricordate almeno che in un ora ci sono 60 minuti x 60 secondi = 3600 secondi. E che 3600 è circa il doppio di 1852 che sono i metri in un Miglio Nautico Internazionale (ovvero un nodo se percorso in un ora). Una semplice proporzione vi verrà in aiuto.

Una buona velocità di scandagliamento è di 4 kts.