CoffeeBreak#10: Chi ha detto che bisogna mettere in stazione lo strumento?

Data pubblicazione: 5-ott-2015 21.13.25

Una delle stazioni più potenti (almeno riferendosi alla media dell'epoca) con cui ho lavorato è stata la Hewlett Packard 3820A.

Sì proprio quella Hewlett Packard che ci aveva dotato delle calcolatrici che ci liberarono della schiavitù dei logaritmi.

La Hewlett Packard dichiarò sempre che i suoi prodotti dovevano occupare una posizione di estrema affidabilità e qualità, e così fu anche per quei campi che non rientravano nella sua normale produzione (che si occupava soprattutto di strumenti di misura e di telecomunicazioni, i computer vennero dopo).

In pratica era una total station con il laser coassiale, ovvero integrato nella macchina (a quell'epoca esistevano i distanziometri, ma erano tutti degli accessori che andavano posizionati sopra al cannocchiale quando non addirittura sopra ai due montanti del teodolite. Proprio la Hewlett Packard commercializzò, anzi, dei distanziometri che andavano posizionati su treppiedi al posto dei teodoliti. Fatta la misura di distanza si montava lo strumento tradizionale e si determinavano gli angoli).

La 3820A aveva una portata di tutto rispetto perché raggiungeva i 5 km. Ma la sua particolarità più impressionante era che non doveva essere "messa in stazione" con la cura cui eravamo abituati (se ben ricordo non aveva nemmeno la livella torica ma solo quella sferica). Bastava, con il piombino ottico, metterla sul punto giusto e livellarla grossolanamente. Un ingegnoso sistema di sensori e una vaschetta con del mercurio (che ovviamente si poneva perfettamente orizzontale) permetteva poi al software "on board" di determinare gli scostamenti dalla verticale e quindi di apportare le correzioni agli angoli letti.

Lo strumento sfruttava moltissimo l'elettronica, privilegiandola all'aspetto meccanico.

In fondo a questo post pubblico un bollettino della Hewlett Packard che spiega, nel dettaglio, come fu progettata questa stazione. Ci sono anche delle formule topografiche e un interessante pagina che parla delle correzioni da apportare alle misure per tener conto delle condizioni di temperatura e pressione atmosferica.