I soggetti delle tragedie sono i miti.
Esisteva un ricchissimo patrimonio di miti a cui avevano attinto - e a cui avevano dato forma nell'epos - Omero, Esiodo e i poeti del Ciclo epico e che aveva fornito spunti alla poesia 'lirica' arcaica. I miti erano organizzati in saghe - i κλέα ἀνδρῶν (le vicende degli eroi) e divina - e, accanto alle saghe panelleniche, esistevano anche saghe locali, legate a specifiche poleis e al loro passato mitico. Il mito fornisce, per così dire, la fabula ai tragediografi, i quali poi erano liberi di sviluppare l'intreccio come ritenevano opportuno, anche introducendo delle varianti, o fornendo chiavi di lettura, commenti discorsivi. Questa rielaborazione doveva attenersi a criteri di verosimiglianza e necessità: la σύσταισς τῶν πραγμάτων, (l'intreccio) doveva presentare fatti coerenti e, in qualche modo, universali.
Non tutti i miti si prestavano a fornire il soggetto per la tragedia: la saga eroica fu generalmente preferita a quella divina, e alcuni personaggi - Medea, Oreste, Filottete - preferiti ad altri per il carattere straordinario e 'terribile' delle loro vicende
Completa la tabella nel foglio Google qui sotto ⬇️ Soggetti_ tutte le tragedie, inserendo per ciascuna tragedia, oltre al titolo e al soggetto, anche il protagonista, il deuteragonista e il coro (fai una copia sul tu Drive e lavora su quella).
Usare fogli di calcolo - Excel o Google - anche se può sembrare difficile inizialmente, si rivela poi molto utile ed è un modo di lavorare usato in moltissimi ambiti. Fra i vantaggi che presenta, c'è quello di poter visualizzare i dati racconti in grafici.
Se vuoi visualizzare le preferenze degli autori rispetto ai soggetti trattati, fai così:
vai sul sito Raw graph e clicca su 'use it now', ti appare una schermata con 5 sezioni:
copia dal foglio Google la parte di tabella di cui vuoi fare il grafico, incollala sulla finestra della sezione 1 usando il tasto 'paste'.
Scegli il tipo di grafico, per esempio Alluvial diagram.
Ora passa a 'Mapping': fai drag and drop delle dimensions (le colonne della tabella) su 'chart variables',
personalizza il grafico di cui vedrai l'anteprima, scegliendo colori e posizione delle varie parti,
poi esportalo dalla sezione apposita (l'ultima)
Otterrai un diagramma alluvionale come quello nella figura in basso.
In questo diagramma ⬇️ si può osservare come, nelle tragedie pervenute dei tre tragici - Eschilo, Sofocle ed Euripide, la saga degli Atridi sia quella più rappresentata, seguita dal ciclo tebano dei Labdacidi e dalle vicende di Eracle: altre saghe sono pure rappresentate: quella troiana, quella argiva, quella attica. Poco rappresentata la saga divina e solo i Persiani di Eschilo hanno un soggetto storico.
Un diagramma fornisce in modo immediato e visivo, attraverso il colore, molte informazioni: aggiungendo o variando le colonne si possono analizzare varie relazioni: fra autore e scelta della saga; fra cronologia e preferenze nella scelta etc.
Queste domande possono essere utili per comprendere le ragioni e le modalità della scelta di una saga mitica da parte di un autore:
l’autore si discosta dalle versioni precedenti del mito? Innova? Perché?
Da un punto di vista teatrale come viene rappresentata la vicenda (come contribuisce la messa in scena: oggetti, di scena, scenografia, disposizione delle battute (monologhi, dialoghi etc.)?
distribuzione dei soggetti
distribuzione cronologica delle tragedie
Come si vede dal diagramma ⬆️ i soggetti preferiti dai tragediografi ruotano intorno alle vicende di un ghenos, di una famiglia: ciò accade perché la famiglia costituisce "un paradigmatico microcosmo dall'elevatissimo potenziale di conflittualità interna" (Di Marco, p. 127) ; bisogna tuttavia sottolineare che, sebbene le vicende mitiche di queste famiglie comportassero frequentemente la violenza - uccisioni, suicidi, stragi - e la sofferenza fisica e psicologica, solo quest'ultima era portata in scena. Le uccisioni avvenivano fuori dalla scena, venivano raccontate da un messaggero o da un altro personaggio.
Dal momento che gli spettatori conoscevano i miti, l'abilità del poeta consisteva nel modo - personale, originale - con cui trattava la materia offerta del mito, ne selezionava gli eventi, vi introduceva varianti, privilegiava temi e motivi.
Alcuni temi e motivi appaiono particolarmente ricorrenti, per la carica di pathos che essi comportavano:
la supplica,
la peripezia tragica, cioè il superamento di un ostacolo che mette a rischio la vita del protagonista,
il riconoscimento fra due personaggi separati da vicissitudini passate,
l'espiazione di una colpa, personale o della famiglia,
un oracolo o un ordine del dio a cui adempiere.
Essi vengono impiegati nella trattazione di tematiche tragiche quali: la tragicità del conoscere, il nesso fra sofferenza e colpa, la responsabilità della colpa, la hybris, l'errore e molti altri.
Nota terminologica: tema è generalmente una sezione narrativa più o meno ampia (come appunto la supplica); motivi sono unità significative minori, funzionali al tema (per esempio, il pianto); la parola 'tema' può tuttavia indicare anche un insieme di concetti, di idee, una riflessione ampia (tematica) che l'autore realizza attraverso vari strumenti argomentativi, stilistici, drammaturgici etc.. È bene però sapere che l'uso di questi termini non è affatto univoco e può accadere che si trovi designato come tema quello che altri commentatori definiscono motivo e viceversa.
Le parole-chiave facilitano l’individuazione dei motivi si tratta di individuare insiemi (cluster) di parole co-occorrenti - sostantivi, aggettivi, verbi, avverbi - che risultano riferibili ad uno specifico argomento (topic analysis). La loro frequenza indirizza verso l'identificazione dei temi e dei motivi. Le trattazioni sui singoli autori e sulle singole opere che si trovano nei manuali o nei saggi accademici e specialistici forniscono inoltre un quadro generale, spesso chiamato 'mondo concettuale', in cui si sintetizzano le idee prevalenti, dell'autore e del contesto culturale in cui opera.
In questo documento trovi il prologo dell'Agamennone, in originale e in traduzione.
➡️ Un tipo di indagine consiste nell'individuare le parole-chiave, che indicano quali argomenti o concetti sono maggiormente presenti nel testo (topic analysis) Prova a individuare, empiricamente, questi 2 cluster:
notizia/segnale
fatica
➡️ Un altro tipo di indagine che si può fare riguarda i sentimenti prevalenti nel testo (sentiment analysis)
Prova a individuare al presenza dei sette sentimenti base evidenziando le parole relative con colori diversi:
rabbia
felicità
tristezza
paura
disgusto
disprezzo
sorpresa
Poi riporta su un foglio excel o Google i topic e i tre sentimenti più presenti (in greco, possibilmente). Dopo un certo numero di analisi e di dati inseriti potrai visualizzare i dati in un grafico.
Queste analisi si possono fare anche con dei software appositi, ma in genere ciò è possibile solo con le lingue moderne.