Come studiare le opere di un autore.
Di molti autori antichi possediamo un CORPUS di opere, tutte trasmesse sotto il nome dell’autore, ma non tutte ritenute autentiche dagli studiosi (filologi)
Che cosa studiare
Dal libro di testo:
una prima volta studiare le opere all’interno della biografia dell'autore: in questo modo si mette in relazione la stesura dell’opera col contesto storico, con i particolari biografici e cronologici, gli interessi e la formazione dell’autore e si sottolinea così l’evoluzione all’interno del corpus delle opere.
Una seconda volta, entrando nel merito delle tematiche trattate ed eventualmente leggendo, analizzando e commentando i testi.
Come studiare (sullo stesso argomento, vd. la pagina: le tragedie)
Anche per le opere conviene fare delle schede, cartacee o digitali. Possono essere più o meno approfondite:
una schedatura iniziale delle opere di un autore può comprendere le informazioni più importanti: titolo, (genere letterario), stato di conservazione, breve sintesi del contenuto e sua articolazione, data (se nota) e luogo (se noto) di composizione, modalità di trasmissione, un breve cenno sulle questioni di autenticità.
una scheda-opera più approfondita può includere, nel caso della tragedia:
Scena (ambientazione)
Coro e altri personaggi
Trama (sinteticamente)
Data della prima rappresentazione/ agone (Piccole o Grandi Dionisie)
Luogo della prima rappresentazione
Classificazione nella competizione
altre informazioni utili sono: personaggi, numero degli attori e loro parti, struttura della tragedia (prologo, parodo, episodi, stasimi, esodo).
La scheda digitale può essere realizzata in vari modi: una presentazione in cui a ogni opera corrisponda una slide, un foglio google o excel. Qui sotto vedi degli esempi di entrambi i tipi di scheda.
Perché studiarla:
per ricostruirne il messaggio, il significato globale: si studia la coerenza e la coesione interna dell’opera, il rapporto fra le sue parti, i personaggi etc.;
per ricostruire il ‘mondo concettuale’ del loro autore, la sua evoluzione: si studiano le relazioni con le altre opere dell’autore (intertestuali);
per ricostruire la fisionomia della tragedia come genere letterario: si valuta la posizione dell’opera all’interno del genere, le innovazioni che essa apporta, tramite il confronto con altri autori.
Come fonte per comprendere il periodo storico in cui furono scritte e rappresentate: si studia in che modo esse riflettano la vita politica, religiosa, culturale, sociale mettendole in rapporto con altre opere di altri generi letterari e altre fonti.
Cosa studiare:
Per studiare una tragedia, bisogna intanto conoscere alcuni dati essenziali da inserire in una scheda-opera (vedi sopra ⬆️)
Poi bisogna studiare la tragedia nel suo complesso, per avere le conoscenze necessarie ad elaborare un commento. Ecco una lista di controllo da usare:
Che saga mitica fornisce la materia all’autore?
l’autore si discosta dalle versioni precedenti del mito? Innova? Perché?
Da un punto di vista teatrale come viene rappresentata la vicenda (come contribuisce la messa in scena: oggetti, di scena, scenografia, disposizione delle battute (monologhi, dialoghi etc.)?
Come vengono presentati i personaggi? Quali sono le loro motivazioni psicologiche?
Quali temi vengono sviluppati?
In che modo la scrittura si traduce in spettacolo? Come incidono gli aspetti tecnici: il modo in cui i testi dovevano/possono essere recitati; le maschere e i costumi, le macchine teatrali e gli oggetti di scena, l’uso dell’edificio teatrale e il rapporto col pubblico? Tutto ciò costituisce la drammaturgia dell’autore.
Cerca le risposte sul manuale, nelle Introduzioni alle singole opere, nelle edizioni economiche, in saggi specifici dedicati all’argomento.
Come studiare:
Il modo migliore per visualizzare/schematizzare le conoscenze relative ad una tragedia è la mappa concettuale: esistono diversi tool per costruirla. Se usi Power Point, seleziona: inserisci/smartArt/relazioni
Se scegli un tema, puoi servirti di una mappa non sequenziale che metta in evidenza i diversi aspetti del tema come ‘relazione circolare’. Se vuoi evidenziare il conflitto fra due idee che genera la tragedia scegli ‘bilanciato’ (oppure inventane una tu).