Sofocle scrisse, secondo la tradizione, ben 123 tragedie, di cui restano solo 7:
Aiace (fra il 450 e il 442)
Antigone (442)
Trachinie (fra il 438 e il 429)
Edipo re (data incerta: secondo alcuni fra il 429 e il 425 a.C., secondo altri più tarda) classificatosi secondo.
Elettra (data incerta: secondo alcuni fra il 418 e il 413 a.C., secondo altri, più verosimilmente, fra il 410 e il 409)
Filottete (409 a.C., vince il primo premio)
Edipo a Colono (406 a.C., rappresentata postuma nel 401 a.C. o secondo altri nel 405, vince il primo premio).
Inoltre possediamo frammenti di alcune altre tragedie (Anfiarao, Epigoni; Odisseo trafitto; Tereo, Trittolemo); un papiro di Ossirinco ha restituito metà del dramma satiresco I cercatori di tracce.
Come si è visto studiando Eschilo, le tragedie si possono studiare in molti modi: in alcuni manuali viene fornito un commento distinto per ciascuna tragedia e poi un bilancio complessivo (‘mondo concettuale’)., in altri vengono commentate soltanto le singole tragedie.
Conviene, dopo aver fatto una scheda-opera per ciascuna tragedia, individuare i concetti principali e annotarli sinteticamente sulla scheda. Al termine di questo lavoro, bisogna poi riflettere su alcuni fattori unificanti, temi trasversali o su analogie – tematiche, strutturali – fra le varie tragedie.
Trasversale risulta, per esempio:
il concetto di eroe tragico
Il tema della religiosità
Ma si possono considerare altri temi: per esempio, l’ideologia di Sofocle, cioè il suo rapporto con le istituzioni politiche del suo tempo, con i personaggi storici e i movimenti culturali con cui fu in contatto: per esempio, Pericle, i Sofisti, la scienza medica. Fatto ciò visualizza il tutto – temi particolare e temi trasversali - in una mappa concettuale. Cerca il format che ti sembra più adeguato (inserisci/smartArt/relazioni)
La follia: è il tema in particolare dell’Aiace. La follia che ha colpito l'eroe Aiace suscita la compassione di Odisseo che si rifiuta di godere della rovina del suo nemico. Tornato in senno, l’eroe comprende la sua emarginazione e accetta il suo destino dandosi la morte;
La sofferenza fisica: è il tema sia delle Trachinie in cui Eracle è infettato da un veleno che gli divora la carne e le ossa, sia del Filottete in cui l’eroe combatte da anni contro una ferita che non si rimargina. È una sofferenza senza causa e senza colpa.
La verità enigmatica: è il tema dell’Edipo re. L’eroe vuole indagare un mistero, ma la sua ricerca si rivela essere una ricerca su se stesso e lo porta a comprendere di non sapere nulla di sé. Il tema è connesso alla cecità, fisica e morale, cioè alla difficoltà del comprendere e del vedere realmente.
La vecchiaia e la gioventù, il dolore di un’esistenza lunga e tormentata e la capacità di un nuovo inizio: sono i temi delle ultime tragedie (Filottete).
Un tema comune è la solitudine e incomunicabilità dell’eroe tragico.
L’eroe sofocleo rispetto ai personaggi di Eschilo avverte diversamente il conflitto tragico: non si tratta di singole isolate scelte tragiche; l’eroe deve scegliere tra la rovina possibile (o sicura) e un compromesso che, se lo accettasse, tradirebbe il concetto che egli ha di se stesso, dei suoi diritti e doveri
La concezione che egli ha di sé, i suoi valori, sono propri e personali, investono la sua vita, ma non risalgono al genos.
L'eroe decide contro il compromesso, e questa decisione viene poi oppugnata, dal consiglio degli amici, con le minacce, addirittura con la forza. Ma l'eroe rifiuta di cedere; egli rimane fedele a se stesso, alla sua "natura" che costituisce la sua identità.
L’eroe tragico è solo nel sostenere la propria visione ed è sicuro di essa. pensa di poter avere una presa sugli eventi esterni e di potersi salvare. Ma essi entrano necessariamente in conflitto con forze che li travolgono, con sventure e sofferenze inevitabili e inspiegabili.
Quando già le conseguenze delle sue azioni sono diventate irreversibili e irreparabili, in alcuni eroi – come Creonte - nasce un conflitto tragico interiore: egli si rende conto che la sofferenza e la tragicità nascono dalle sue scelte. Troppo tardi l’eroe tragico comprende il suo errore.
Altri eroi – come Filottete, imprevedibilmente, vengono premiati: dopo la sofferenza estrema essi ritornano ad una condizione umana più piena e perfetta.
Sofocle fu religiosissimo e rispettoso delle divinità tradizionali, tuttavia il loro operato e le loro richieste appaiono sempre incomprensibili per l’uomo, misteriose. All’uomo non resta che accettare il mistero del volere divino e la propria sorte, senza cercare di comprenderla