Dalle fonti sulla vita di Sofocle si ricava:
Sofocle nacque ad Atene nel 497/96; visse una vita lunga e prospera: i suoi biografi ne sottolineano il carattere pacifico e l’intelletto (sia contemplativo che politico), era cresciuto nella prosperità economica e aveva ricevuto un'educazione tipicamente aristocratica (ginnastica e musica). Cantò il peana in una cerimonia pubblica per la vittoria di Salamina
La sua carriera coincide con l'apogeo di Atene: fu amico di Pericle e di Erodoto per cui compose un epigramma; apprezzava Euripide tanto da far indossare ai suoi attori abiti di lutto al proagone delle Dionisie del 406 per la morte del tragediografo.
Secondo Aristotele, nello sviluppo del genere tragico, Sofocle rappresenta un punto di perfezione fra la formazione (Eschilo) e la trasformazione (Euripide)
Anche Aristofane nelle Rane ne dà un giudizio lusinghiero.
Non si allontanò mai da Atene dove ricoprì incarichi militari e politici:
Prestò servizio come tesoriere nel 443/2,
Ricoprì la strategia - con Pericle - durante la rivolta di Samo del 441/0, senza distinguersi molto
Fece parte del comitato dei probuli nel 413 col compito di rivedere la costituzione
Fu molto religioso e partecipò al ‘trasporto’ sotto forma di serpente del dio guaritore Asclepio, da Epidauro. Per questo ricevette onori eroici e l’epiteto di ‘Dexion’ (colui che accoglie’); era sacerdote di Halon, un eroe salutifero collegato ad Asclepio
Fin dal suo esordio, nel 468, fu molto amato dal pubblico e vinse alle Dionisie per 18 volte
L’unica ombra delle sua vita pare l’accusa intentatagli dal figlio per una questione di eredità, da cui il poeta fu assolto.
Sulla sua morte circolarono vari aneddoti: morì soffocato da un acino d'uva acerba durante le Antesterie; o dalla gioia per la vittoria dell’Antigone o per lo sforzo di recitare un brano di una sua tragedia