Re Clodoveo ritorna dalla guerra ed è ansioso di rivedere la figlia Verbena, ma intorno alla sua città è cresciuta un'inestricabile foresta, e il re si ritrova a vagare in un labirinto di radici che sembrano rami, di rami che si confondono con le radici. E come lui si perdono la bella Verbena e il giovane Mirtillo, l'infedele matrigna e il ministro traditore, tanto che tornare a palazzo sembra impossibile, e bisogna cercarsi e inseguirsi alla luce delle torce, finché il mistero della foresta-radice-labirinto non verrà risolto...
Cerchiamo ed evidenziamo nel testo tutti gli elementi che ci parlano e ci descrivono la foresta
La foresta-radice-labirinto
In una foresta così fitta che ci faceva buio anche di giorno, il re Clodoveo cavalcava alla testa del suo esercito, di ritorno dalla guerra. Il re sapeva che alla fine di quel bosco egli sarebbe arrivato in vista della capitale del suo regno, Alberoburgo.
A ogni svolta del sentiero, il re sperava di scorgere le torri della città. Invece, niente. Da tanto tempo avanzava nel bosco, e il bosco non accennava a finire.
"Non si vede - diceva il re al suo vecchio scudiero Amalberto, - non si vede ancora…
E lo scudiero: - In vista abbiamo soltanto tronchi, rami contorti, fronde, cespugli e roveti. Maestà come possiamo sperare di vedere la città attraverso un bosco così fitto?
"Non ricordavo che la foresta fosse così estesa e intricata, - brontolava il re". Si sarebbe detto che mentre egli era lontano, la vegetazione fosse cresciuta a dismisura, aggrovigliandosi e invadendo i sentieri.
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Il cammino si faceva malagevole. Disse il re: - I rami ci ostacolano il passo: non ci resta che scavalcarli o strisciarci sotto.
E lo scudiero: - Rami? Queste sono radici, Maestà.
- Se queste sono radici, - replicò il re, - allora ci stiamo facendo largo sottoterra.
- E se questi sono rami, - insisté il vecchio Amalberto, - allora abbiamo perso di vista il suolo e siamo sospesi per aria.
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Per tutto quel giorno la principessa Verbena aveva guardato col cannocchiale l’orizzonte dalla veranda del palazzo reale di Alberoburgo, aspettando il ritorno dalla guerra del re Clodoveo suo padre. Ma fuori dalle mura della città la foresta era così fitta da nascondere anche un esercito in marcia. Per un istante era apparso a Verbena di vedere una fila d’alabarde e di lance spuntare tra i rami, ma doveva essersi sbagliata. Ecco, ora le sembrava che degli elmi facessero capolino tra le foglie… No, era un inganno dei suoi occhi.
Da quando re Clodoveo era lontano, la foresta laggiù era diventata sempre più folta e minacciosa come se il regno vegetale volesse stringere d’assedio le mura d’Alberoburgo.
La foresta era quel mattino tutto un aggrovigliarsi di sentieri e di pensieri di persone smarrite. Re Clodoveo pensava: “Oh città irraggiungibile! Tu m’hai insegnato a camminare per le tue vie diritte e luminose: e a cosa m’è servito? Adesso devo farmi largo per sentieri serpeggianti e ingarbugliati, e mi sono perduto…”
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-Questa foresta ha le radici in alto e i rami in basso.
E Verbena e Mirtillo presero a fare insieme tante giravolte tra i rami. - Questo è il su e quello il giù… No, questo è il giù e quello è il su…
-Non hai torto, - ammise Verbena. - Ma io ho scoperto un altro segreto.
-Dimmelo.
-Vedi quell’albero tutto contorto? Se tu gli giri intorno in questo senso vedrai il bosco sottosopra, se gli giri intorno in senso contrario, l’alto e il basso si rovesceranno di nuovo.
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Riassumiamo insieme le caratteristiche della foresta:
La foresta
La foresta è così fitta che è buio anche di giorno, sembra non abbia fine, si vedono soltanto tronchi, rami contorti, fronde, cespugli e roveti.
E’ estesa e intricata, come se la vegetazione fosse cresciuta a dismisura, aggrovigliando e invadendo i sentieri.
Era diventata sempre più folta e minacciosa come se il regno vegetale volesse stringere d’assedio le mura di Alberoburgo.
Rami e radici si mischiano, è impossibile riconoscere gli uni dalle altre, i rami sono così contorti da sembrare radici.
“Questa foresta ha le radici in alto e i rami in basso” pensa il giovane Mirtillo.
Tutti i personaggi della fiaba si perdono e, quel mattino, la foresta era tutto un aggrovigliarsi di sentieri e di pensieri di persone smarrite.
E’ Verbena, la figlia del re, che scopre che se giri intorno a un albero tutto contorto della foresta si vede il bosco sottosopra e se gli giri intorno in senso contrario, l’alto e il basso si rovesciano di nuovo.”
Re Clodoveo:
è il re di Alberoburgo
è di ritorno da una guerra
Abdica e lascia il trono alla figlia.
Lo scudiero Amalberto
È lo scudiero del re (cioè la persona che segue sempre il re, gli porta le armi, è una persona fidata, amica del re)
È vecchio, è da molti anni al servizio del re.
Lo strano uccello
Ha colori e forma mai visti
Ha piume e cangianti (che cambiano colore) come un fagiano, grandi ali che sbattevano nell’aria come quelle di un corvo, un becco lungo come quello di un picchio e una cresta di penne bianche e nere come quelle d’un’upupa.
Appare all’improvviso e poi sparisce
Fa uno strano verso: - Koach… koach…
L’esercito
Marcia unito e compatto, è formato da soldati che indossano elmi e corazze, portano lance e scudi. Marcia unito e compatto.
Durante la notte gli occhi dei soldati diventano come quelli dei gufi, luminosi e fosforescenti
Man mano che avanza nella foresta non mandava più un suono metallico, ma un fruscio come se tra le armi e le corazze e gli scudi fosse cresciuto del fogliame e del muschio.
Verbena
E’ la figlia di re Clodoveo
Aspetta il padre di ritorno dalla guerra
Vuole fuggire dalla città
Ha paura della foresta, ma nello stesso tempo ne è attratta
Sposa Mirtillo e diventa regina.
Ferdibunda
E’ la seconda moglie del re,
è la matrigna di Verbena,
governa la città in assenza del re,
è complice di Curvaldo
è una traditrice, vuole impossessarsi del trono.
Si perde nella foresta
Vuole uccidere Verbena e Mirtillo
Vuole ingannare il re dicendo che Verbena è morta.
Curvaldo
E’ il ministro del re,
è complice di Ferdibunda
è un traditore, vuole spodestare il re per diventare lui il re
sogghigna (ride quasi di nascosto in modo cattivo)
è curvo, sta spesso chino
non gli piace prendere decisioni frettolosamente, è circospetto
Si perde nella foresta
Vuole uccidere Verbena e Mirtillo
Mirtillo
È un giovane
Porta in città cesti di fragole selvatiche, di funghi porcini, di bacche
Inganna Curvaldo e Ferdibunda e li fa precipitare dai rami più alti
Sposa Verbena e diventa re.
Il vecchio gelso
E’ l’unico albero rimasto in vita nella città
Ha un tronco contorto e pieno d’anfratti, ha radici sporgenti e rami bassi
- C’è un passaggio segreto attraverso il quale i rami più alti della foresta comunicano con le radici del gelso che cresce nel nostro cortile, nel bel mezzo della città.