La capacità di memorizzare non è statica e può essere migliorata con tecniche specifiche e pratica regolare, come rivela una nuova ricerca[1]. L'esempio più notevole viene dai tassisti di Londra, che memorizzano migliaia di strade per un esame, aumentando la materia grigia nell'ippocampo, essenziale per la memoria.
Un passo indietro: molti conosceranno il Campionato mondiale della memoria e il metodo dei loci, che associa informazioni a luoghi familiari. Questo sfrutta la nostra capacità di navigare nello spazio per potenziare la memoria, come spiega Edvin Moser, premio nobel per la medicina nel 2014.
Nella ricerca citata, gli atleti della memoria e i non atleti sono stati testati e scansionati per l'attività cerebrale. Dopo solo 20 minuti, gli atleti ricordavano quasi tutto, mentre i non atleti circa metà delle parole.
I non atleti furono poi divisi in tre gruppi: uno con training mnemonico di 6 settimane, uno con training di memoria di lavoro, e uno senza training. Alla fine, solo il primo gruppo mostrò miglioramenti significativi e persistenti senza ulteriore pratica.
Questo lascia pensare che con l'allenamento giusto, una memoria superiore è alla portata di tutti, anche se ulteriori studi sono necessari per vedere come queste tecniche si applicano al di fuori dei contesti sperimentali.
BIBLIOGRAFIA