Una ricerca ha esplorato l'efficacia di un programma computerizzato a veste ludica nel trattamento dell'ADHD, scoprendo che può migliorare specifiche funzioni attentive e esecutive nei bambini. Con 20 sessioni di gioco, il software si è dimostrato utile nel potenziare le abilità attenzionali e di inibizione, con miglioramenti osservati sia nei test che nel comportamento quotidiano secondo le valutazioni dei genitori.
L'ADHD, un disturbo neuroevolutivo caratterizzato da deficit nelle capacità attentive e nelle funzioni esecutive, è stato oggetto di molteplici ricerche orientate a sviluppare interventi efficaci. In particolare, gli interventi basati su programmi computerizzati rappresentano un approccio innovativo, vantaggioso per il costo relativamente basso e la limitata presenza di effetti collaterali.
Una ricerca condotta da Hollins e collaboratori[1] ha esaminato l'efficacia di un programma computerizzato progettato specificamente per potenziare le funzioni attentivo-esecutive frequentemente compromesse nell’ADHD. La piattaforma usata, pur avendo un'interfaccia ludica, si concentra sull'allenamento di abilità quali la flessibilità cognitiva, l'attenzione divisa e l'attenzione selettiva. Lo studio mirava a valutare l'efficacia e l'applicabilità di tale software nel contesto dell'ADHD.
Nello specifico, la ricerca ha coinvolto un gruppo di 180 bambini che hanno utilizzato il suddetto programma per 20 sessioni (5 sessioni settimanali da 25 minuti ciascuna), mentre un altro gruppo di 168 bambini ha eseguito per una durata simile un compito di controllo (giochi di parole) che non stimolava le funzioni cognitive target del trattamento e non era specifico per i deficit dell’ADHD.
Per valutare l'efficacia del trattamento, entrambi i gruppi sono stati sottoposti a test per misurare l'attenzione sostenuta e l'inibizione prima e dopo il completamento del programma, al fine di confrontare l'efficacia del software con quella del compito di controllo.
In aggiunta, i genitori dei bambini partecipanti hanno compilato scale standardizzate per valutare i sintomi dell’ADHD, allo scopo di verificare se i miglioramenti osservati nei test si riflettessero anche nel comportamento quotidiano dei bambini.
I risultati dello studio suggeriscono che l'uso di programmi computerizzati, specialmente quelli con un'interfaccia ludica, possa migliorare aspetti chiave dell'ADHD, in particolare quelli rilevabili tramite test specifici di performance attentive. Questo indica che tali programmi potrebbero offrire un mezzo efficace per trattare alcuni sintomi dell'ADHD, aumentando anche la collaborazione e l'interesse da parte dei bambini coinvolti.
BIBLIOGRAFIA