L'identificazione della plusdotazione intellettiva è una sfida data l'assenza di una definizione concordata di intelligenza. Nonostante ciò, i clinici e i ricercatori si affidano comunemente al quoziente intellettivo (QI) per stimare l'intelligenza, utilizzando strumenti come la WISC-IV. Quest'ultima, tuttavia, richiede un impegno temporale considerevole per la sua somministrazione completa. Alla luce di questo, è emersa la necessità di sviluppare un metodo più rapido per rilevare la plusdotazione, specialmente in contesti in cui il tempo è un fattore limitante.
Recenti studi[1] hanno esplorato l'efficacia di versioni abbreviate della WISC-IV, concentrandosi su un numero ridotto di subtest per identificare rapidamente i bambini plusdotati. Dalle simulazioni psicometriche sono emerse due versioni brevi promettenti: una composta dai subtest di Somiglianze e Ragionamento con le Matrici, e l'altra includendo anche Vocabolario e Disegno con i Cubi. La prima combinazione ha dimostrato di identificare correttamente l'80% dei plusdotati secondo il QI e il 91% secondo l’Indice di Abilità Generale (IAG), mentre la seconda ha raggiunto l'86% di accuratezza con il QI e il 99% con l'IAG.
La validazione empirica di questi approcci abbreviati ha confermato la loro efficacia: la coppia di Somiglianze e Ragionamento con le Matrici ha mostrato una sensibilità del 74% e una specificità del 98%, mentre la configurazione di quattro subtest ha ottenuto una sensibilità del 96% e una specificità del 100%.
In conclusione, questi risultati indicano che una versione ridotta della WISC-IV potrebbe effettivamente facilitare la rilevazione veloce della plusdotazione intellettiva. Tuttavia, gli autori enfatizzano che questo strumento non dovrebbe sostituire un'analisi completa, ma piuttosto servire come un primo filtro per identificare quei bambini che richiedono una valutazione più dettagliata delle loro capacità cognitive.
BIBLIOGRAFIA