Negli ultimi tempi, la comunità scientifica ha focalizzato la sua attenzione sull'influenza dei deficit cognitivi, in particolare quelli attenzionali, sulle competenze linguistiche di individui affetti da afasia. Un gruppo di studiosi negli Stati Uniti[2] ha avviato una ricerca per esplorare la connessione tra l'afasia e le problematiche attenzionali, rivolgendo l'attenzione su specifiche domande:
Presentano i pazienti con afasia dei deficit nell'attenzione sostenuta?
Esistono differenze significative nelle capacità attentive tra pazienti con afasia di grado moderato rispetto a quelli con afasia severa?
Vi è una distinzione nelle capacità attentive tra pazienti con afasia fluente e non fluente?
Qual è il rapporto tra le capacità attentive e le competenze linguistiche?
Metodologia dello studio
Per dare risposta a queste domande, 114 partecipanti con diagnosi di afasia sono stati valutati utilizzando il Conners’ Continuous Performance Test II (CPT-II) e la Western Aphasia Battery Revised (WAB-R). Il CPT-II è un test computerizzato che misura l'attenzione sostenuta chiedendo ai soggetti di rispondere rapidamente a stimoli visivi, evitando di reagire alla lettera 'X'. La WAB-R, d'altra parte, è una batteria di valutazione comprensiva che esamina le capacità linguistiche orali e scritte.
Analisi e risultati
I ricercatori hanno analizzato i dati per individuare differenze nelle prestazioni attenzionali basandosi su varie categorie di severità e tipologie di afasia. I risultati hanno evidenziato che circa la metà dei partecipanti presentava deficit di attenzione sostenuta, con un numero anomalo di omissioni durante il CPT-II. Inoltre, come ipotizzato, i deficit attentivi erano più accentuati nei soggetti con afasia grave.
Contrariamente alle previsioni, non sono emerse differenze rilevanti nelle prestazioni attenzionali tra i soggetti con afasia fluente e quelli con afasia non fluente. È stata invece rilevata una correlazione significativa tra i risultati ai test attentivi e quelli linguistici, suggerendo che un aumento dei deficit attentivi potrebbe essere associato a un incremento dei deficit linguistici.
Conclusioni e implicazioni cliniche
I risultati di questo studio enfatizzano l'importanza di una valutazione attentiva nelle persone con afasia. Gli autori sottolineano la necessità di integrare una valutazione formale dell'attenzione nei pazienti afasici per determinare l'impatto di tali deficit sulle abilità comunicative e sulla partecipazione sociale. Si evidenzia l'importanza di un approccio terapeutico mirato all'attenzione in pazienti con afasia, dato il potenziale impatto positivo sui deficit linguistici, come suggerito da precedenti studi[1][3][4].
BIBLIOGRAFIA