Il Mild Cognitive Impairment (MCI) rappresenta un decremento delle facoltà cognitive che potrebbe incidere significativamente su attività complesse come la guida. Un gruppo di ricercatori ha seguito l'esempio di uno studio su pazienti con Alzheimer[2], esplorando metodi diagnostici per valutare la capacità di guida in individui con MCI[1].
Un triangolo diagnostico
Gli studi hanno impiegato tre strumenti diagnostici per sondare la capacità di guida: interviste cliniche, valutazione neuropsicologica e un simulatore di guida. Questi strumenti sono stati poi confrontati con l'abilità effettiva di guida valutata tramite un test su strada.
Dettagli delle metodologie valutative
Interviste cliniche
Basate sulla Clinical Dementia Rating Scale (CDR) e questionari sulla guida, hanno esplorato l'orientamento, il giudizio e la soluzione dei problemi, e hanno raccolto feedback sia dai partecipanti che dai loro caregiver.
Valutazione neuropsicologica
Ha incluso test come il Mini-mental State Evaluation (MMSE) e il Reaction Time S2, oltre al Hazard Perception Test e al Traffic Theory.
Simulatore di guida
Uguale a quello usato nello studio precedente su Alzheimer[2], ha cercato di replicare l'esperienza di guida reale.
Esiti dello studio
Circa un terzo dei partecipanti è risultato non idoneo alla guida. Diversamente dallo studio precedente, in questo caso solo la valutazione neuropsicologica (82% di accuratezza) e il simulatore di guida (86% di accuratezza) hanno dimostrato di essere predittivi della capacità di guida reale.
Combinare per conquistare
L'analisi combinata dei tre metodi ha portato a un incremento dell'accuratezza predittiva fino al 92%, suggerendo che un approccio olistico può essere più informativo.
Riflessioni finali
I risultati sollecitano una maggiore attenzione ai protocolli di valutazione della guida in soggetti con MCI. Tuttavia, l'applicabilità pratica di tali approcci combinati può essere limitata, rafforzando la necessità di studi nazionali che utilizzino strumenti diagnostici più diffusi.
BIBLIOGRAFIA