IL TESTO POETICO

POESIE DA ANALIZZARE

LABORATORIO DI POESIA PER LA S2 NEL DOCUMENTO IN ALLEGATO DA SCARICARE

LE FIGURE RETORICHE

Le figure retoriche sono gli effetti speciali della letteratura. Sono usi della lingua insoliti per creare un effetto inconsueto, giochi linguistici potremmo dire. Ne esistono tantissime, ovviamente voi siete tenuti a conoscere le principali, molte non le conosco neppure io, tipo il Kakekotoba che abbiamo scoperto in classe.

Quelli di Wikipedia non si sono accorti di avere sia una voce "Figura retorica" sia una "Figure retoriche", hanno fatto il lavoro due volte, io preferisco il secondo elenco, ma sono più o meno uguali:

ELENCO n. 1, se cliccate su una voce vi si apre la pagina con esempi e spiegazione

ELENCO n. 2, idem

Se volete esempi tratti da poesie, andate QUI, attenti però alcuni versi estrapolati dal loro contesto sono difficili da capire. In questo sito trovate solo le figure retoriche più comuni. Per un quadro più sintetico con solo le 100 figure retoriche più diffuse guardate qui.

Se anche 100 ti sembrano troppe stampati questo PDF con 50 più comuni.

Ricchi premi per chi riesce a scrivere un sonetto con dentro:

un kakekotoba;

un adynaton

un leixapren

un hysteron proteron

... e un'antanaclasi

Attenti che per scrivere una poesia secondo le regole classiche è fondamentale conoscere la SINALEFE. Per esercitarti vai al divisore automatico di sillabe.

Buon lavoro

POESIE STRANE

IL LONFO

Il Lonfo non vaterca né gluisce

e molto raramente barigatta,

ma quando soffia il bego a bisce bisce,

sdilenca un poco e gnagio s'archipatta.

È frusco il Lonfo! È pieno di lupigna

arrafferia malversa e sofolenta!

Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna

se lugri ti botalla e ti criventa.

Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto

che bete e zugghia e fonca nei trombazzi

fa legica busia, fa gisbuto;

e quasi quasi in segno di sberdazzi

gli affarferesti un gniffo. Ma lui, zuto

t'alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.

Fosco Maraini

Quanto appena riportato è un esempio di quella che lo stesso autore - celebre orientalista ed antropologo - chiamava poesia metasemantica: una creazione poetica, cioè, che si fonda sulla pura capacità dei suoni di evocare e suggerire immagini, pur se quei medesimi suoni ed effetti vocali non hanno alcuna relazione con parole dotate di significato.

"Il Lonfo" è inserito nella raccolta "Gnosi delle Fànfole" (1978), piccola perla del non-sense ispirato e del gioco linguistico, semantico e lessicale.

CANZONI POETICHE CITATE NELLE NOSTRE LEZIONI

GIORGIO GABER, "LO SHAMPOO" canzone disimpegnata

FRANCESCO GUCCINI, "LA CANZONE DEL BAMBINO NEL VENTO" dall'album AUSCHWITZ" canzone impegnata

DUE CANZONI D'AMORE MOLTO DIVERSE A CONFRONTO

UMBERTO TOZZI, "TI AMO"

LUIGI TENCO, "MI SONO INNAMORATO DI TE"