FONDARE IL DIRITTO E LA MORALE

KANT ne abbiamo parlato per il suo tentativo di fondare la morale e le leggi sulla ragione. Da ricordare le opere principali di Kant:

La Critica della Ragion Pura nella quale Kant combatte il dogmatismo.

Approfondimento su Kant e l'Illuminismo

Ma a voi interessa di più la Critica della Ragion Pratica (1788) dove Kant cerca di fondare la legge morale sul soggetto, dando alle norme che trova la ragione (pratica) in sé validità universale a prescindere dal contesto pratico, dalle contingenze nelle quali il soggetto si trova ad agire. Questo è l'imperativo categorico di Kant ("tu devi").

Importante per il nostro discorso è anche il libretto Per la pace perpetua, che trovate in edizione integrale nella pagina Herder contro Kant di questo Team.

Metto anche un video in inglese per chi preferisce lo stile pop dei video filosofici inglesi. In esso Kant distingue tra diritto dello stato, diritto internazionale e diritto cosmopolitico che spera, un giorno, sarà realizzato per realizzare finalmente la pace perpetua.

HEGEL va oltre Kant per dire che il Noumeno, del quale Kant diceva non doversi parlare perché la mente umana non ha elementi per discutere di metafisica, è lo Spirito che si manifesta nell'uomo e nella Storia. La Storia ha una direzione, un senso, è la realizzazione della liberta dello Spirito che si realizza nella Storia attraverso un processo dialettico (tesi-antitesi-sintesi). Il progresso esiste, ma non è lineare. Sul piano morale il progresso in tre stadi è libertà dell'individuo-società civile (disciplina subita dall'individuo)-Stato (disciplina accettata come mezzo per realizzazione della libertà).

MARX riprende l'idea del progresso dialettico della realtà per affermare che la Storia arriverà a realizzare la libertà non nello Stato nazionale, che è una sovrastruttura creata in funzione del capitalismo, ma nella rivoluzione proletaria.

Karl POPPER per la sua concettualizzazione della Società aperta.

Questi qui sopra sono i più importanti filosofi della loro epoca. Noi abbiamo anche parlato di questi che seguono:

Johann HERDER (gli "Herder" sono un gruppo Heavy metal, non confondetevi quando cercate il filosofo in rete).

Max WEBER sostiene che la politica è diventata una "professione". Non comandano i migliori, ma un gruppo di persone che intende la politica come un lavoro. Lo scopo è il potere e la distribuzione di posti da funzionario ai compagni di partito. Con la laicizzazione della società, la politica ha perso ogni giustificazione metafisica e si ritrova senza fondamento.

Giovanni SARTORI che distingue tra pluralismo e multiculturalismo.

Jurgen HABERMAS che riprende Kant per sostenere che i diritti umani sono fondati sulla ragioni e che attraverso l'AGIRE COMUNICATIVO gli individui di culture anche diverse di metteranno d'accordo su ciò che è giusto. Creeranno così finalmente le strutture politiche sovranazionali che porteranno finalmente alla pace.

Charles TAYLOR e Michael WALZER non concordano con Habermas e sostengono invece che il cosmopolitismo illuminista non tiene conto delle rivendicazioni delle comunità. Esistono diritti individuali ma anche diritti collettivi.

Il tutto è riassunto in questa intervista a Umberto ECO: la tolleranza è un fatto di educazione.