calanchi rossi della valle della moia

La Valle della Moia è costituita da un ampio anfiteatro che a nord è delimitato dalla Cima Frascheia mentre a sud da una lunga dorsale che si stacca dal sentiero 708 (Casa del Bosco Frascheia) per poi terminare sulla versante del Rio Marchiazza a cui si scende con due sentieri, non segnati ma ben evidenti, ripidi e molto scavati dall'erosione delle precipitazioni atmosferiche.

Lungo questa dorsale, sul fianco che guarda verso la cima Frascheia, sono presenti due interessanti formazioni di calanchi, facilmente individuabili e visitabili poichè si trovano appena sotto il sentiero che dal 708 scende verso Lozzolo.

Per raggiungere queste due formazioni si può partire sia da Casa del Bosco e sia da Lozzolo.

Nel primo caso occore seguire il 708 che parte dietro la bella chiesa di S. Caterina, risalire fino a passare oltre il Monte della Gallina e proseguire fino a un evidente bivio (albero e cartelli indicatori) dove il 708 svolta repentinamente a sinistra e il sentiero che scende a Lozzolo (Rio Marchiazza) prosegue diritto, senza segnavia ma molto evidente essendo molto battuto dai bikers.

Dopo un centinaio di metri si incontra, sulla sinistra la prima formazione di calanchi, dal colore prevalentemente bianco, molto ripidi e molto granulosi per cui, se si vuole scendere alla loro base, occorre particolare prudenza oppure aggirarli sui fianchi.

Proseguendo sul sentiero, dopo una decina di minuti, si incontra, sempre sul lato sinistro, la seconda formazione dal colore rosso molto acceso che spicca inconfondibile tra la vegetazione.

Queste due formazioni di calanchi possono essere raggiunte anche da Lozzolo, con partenza dal cimitero e seguendo il sentiero/sterrata 703 (ex sp 69).

Superato il Parco dei due Pini, subito dopo si incontra il Rio della Gallina, che proprio il quel punto si immette nel Rio Marchiazza.

Appena superato il Rio della Gallina occorre seguire un sentiero, non segnato ma evidente, che segue il Rio della Gallina, oltrepassa una chiusa con tanto di stramazzo triangolare per arrivare a un bivio di cui occore seguire il ramo di destra. Successivamente si incontra un secondo bivio dove è preferibile seguire il ramo di destra (nessun problema a seguire quello di sinistra poichè in alto si va a ricongiungere con quello di destra)

Questo tratto di sentiero è molto ripido e molto eroso, in discesa occorre prestare particolare attenzione.


Lunghezza del percorso in entrambi i casi 3,4 km dislivello 300 mt circa

Difficoltà EE

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Foto e descrizione febbraio e giugno 2023 

calanchi

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