Social Networks e processo di percezione

Tesi : La consapevolezza e lo sviluppo della capacita' di gestire i nostri processi

di percezione e' la nuova frontiera dell'Umanità'.

Che c'entra questo con i social network?

Quando accediamo ad Internet e nello specifico ai social network noi ci dotiamo di una identità digitale che nella maggioranza dei casi coincide con la nostra identità reale.

Come è risaputo in queste vetrine personali si condividono le proprie foto , i propri curriculum , i propri affetti ed amicizie e ciò che ci piace o non ci piace e molto di più.

Smaterializzando la nostra entità a cui diamo una entità digitale noi ci proiettiamo in Internet e per fare delle interazioni ,diamo delle preferenze usando il tasto I Like e Unlike (visto in pochi casi) che sono l'espressione

della nostra volontà.

L'essere attratti o respinti da una impaginazione di un siti web o una

qualsiasi richiesta di manifestare la nostra volontà lo facciamo con questi due tasti I Like e Unlike .Infatti oramai il successo di un sito lo si vede ,non dalla numerosità degli utenti che visitano il sito ma ,da quanti si sentono attratti o respinti da quel sito o da quei contenuti per cui chi ha impostato il sito chiede la manifestazione dell'approvazione o della disapprovazione degli utenti.

In genere si usa il Like perché si presuppone che non si voglia sapere ciò che non piace.

Va bene ma che c'entra questo con i nostri processi di percezione?

L'introduzione della interazione sociale e dei tasti Like e Unlike che regolano la nostra vita sociale in Internet e' in effetti uguale alla rappresentazione del processo del nostro funzionamento di percezione ridotto alle sue funzioni basilari "sono attratto da ciò' che mi piace" e "provo repulsione per ciò' che non mi piace".

Certamente ancora non si è arrivati a rappresentare l'intensità del piacere o del dispiacere che si prova vedendo un sito o condividendo siti o informazioni, facendo una determinata azione di manifestazione della propria volontà ma la base per gli ulteriori sviluppi della comunicazione sociale c'è già ed è corretta .

Essa è l'imitazione in tutto e per tutto del funzionamento di base della nostra percezione ma anche l'imitazione del codice fonte di programmazione delle nostre esperienze nell'essere umano che ho cercato di spiegare nel “settimo senso”.

Che si usi questo codice fonte è sempre più' evidente dalla visibilità dei dati negli strumenti di analitica dei siti web dei social network .Questi dati rilevati tramite gli “I Like” vengono messi a disposizione per l'ottimizzazione dei siti stessi per conoscere quale è stato l'impatto di un determinato contenuto e quale eventualmente il possibile effetto virale di propagazione della conoscenza del contenuto verso la cerchia sociale di chi ha premuto il “I Like”.

Non solo pero'!

Vengono messi in atto processi di attrazione da parte dei siti verso gli utenti

magnificando proprio la dicotomia dell'attrazione dei singoli utenti per la

propria entità' e la voglia di mostrare la propria foto, la propria

avvenenza,condividere eventi,fatti e abitudini della proprio vita.

Facebook ne e' il pieno esempio.

Facebook scrive la storia perché evidenzia e conduce la più' grande campagna di alfabetizzazione sul codice fonte che governa la nostra percezione senza che questo sia evidente agli utenti di Facebook e forse a chi Facebook l'ha inventata.

Pertanto i social network svolgono una funzione vitale nello sviluppo delle

conoscenza del funzionamento dei processi della propria percezione per l'umanità' intera senza che ciò sia evidente ai più.

Se guardate bene la vostra identità digitale che voi avete impostato

troverete che vi siete smaterializzati almeno per le azioni che farete in Internet.

Viviamo in un mondo che sta cambiando anche perché la programmazione di codici per Internet si sta avvicinando per iterazione ,a causa degli ulteriori sviluppi dei software ,sempre di più' alla modalità di acquisizione delle nostre esperienze di essere umani tipiche delle nostre entità.Basta guardare i robot di ultima generazione.

E' chiaro anche che queste attività stanno mettendo e continueranno a mettere in atto cambiamenti enormi mettendo in evidenza i processi che regolano l'interiorità' della nostra entità.

Non si spiegherebbe altrimenti come mai i mezzi di comunicazione sociale siano stati usati così massicciamente nelle varie rivoluzioni che sono in atto nelle varie parti del mondo contro chi vuole dominare i destini degli altri esseri umanin non democraticamente. Basti soltanto pensare all'uso massiccio che di Twitter si è fatto in Egitto quando Mubarack è stato deposto dal popolo.

Siamo arrivati a una nuova era ove l'antica via della conoscenza interiore incrocia quella delle moderne tecnologie che si stanno proprio evolvendo in quella direzione anche se con tutte le distorsioni e brutte esperienze che si

fanno quando ci sono di mezzo i malintenzionati,coloro che vogliono dominare gli altri o semplicemente vogliono fare business.

Ma anche per loro c'è qualcos'altro da imparare e cioè' che "possono cambiare quando e come lo vogliono" .

A loro e a noi la scelta se e come vogliamo cambiare .

Tornando alla tesi all’inizio del testo essa si potrebbe cambiare in domanda :

Attraverso i social network la consapevolezza e lo sviluppo della capacità di gestire i nostri processi di percezione e' diventata la nuova frontiera dell'Umanità ?

Chi segue e lavora nell’ambiente dei social network puo’ verificare se cio’ sta succedendo o meno.