Il settimo senso

Guardando il nostro sistema di percezione ci rendiamo conto di non conoscerne la vera natura .

E' come se considerassimo la superficie di quanto vediamo , magari di un bel lago ma non ne tocchiamo l'acqua , né ci tuffiamo in esso per esplorarne i fondali.

Già , siamo superficiali anche se abbiamo tutti i mezzi per non esserlo.

Quando percepiamo facciamo una cosa abbastanza semplice , consideriamo le cose che ci raggiungono tramite i nostri sensi ,come piacevoli e spiacevoli.

Per es. il suono se è ordinato viene considerato musica, se invece è disordinato e magari molto forte viene considerato come chiasso. Insomma siamo abituati a considerare ciò che ci circonda tramite la piacevolezza o la spiacevolezza di quanto ci attornia .

Non ci viene assolutamente in mente che il piacere e il dispiacere sono dei sensi o meglio il settimo senso.

Lo chiamiamo “settimo senso” perché tutti noi siamo abituati a considerare come “il sesto senso” l'intuito.

In sostanza il settimo senso è il senso o sono i sensi del corpo senziente.

Se non avessimo il corpo senziente il nostro sistema di percezione non potrebbe funzionare perché il componente più piccolo del sistema di percezione è proprio il piacere e il dispiacere che si prova tramite il corpo senziente.

Sembra impossibile, ma niente funzionerebbe nella nostra percezione se non fosse così.

Infatti la programmazione dell'esperienza avviene nel corpo senziente attraverso gli schemi emozionali base e gli schemi emozionali base sono essi stessi il risultato della reazione del corpo senziente a degli avvenimenti che succedono sia fuori che dentro di noi.

La reazione del corpo senziente è o il piacere o il dispiacere. Ecco perché possiamo parlare di sensi del corpo senziente o di settimo senso.

La cosa più buffa in tutto questo è che noi usiamo questo “settimo senso” continuamente in ogni momento della giornata ,ma non ce ne accorgiamo.

E' come dire un “ settimo senso “ preposto .Cioè la condizione irrinunciabile attraverso cui noi/ il nostro corpo senziente percepiamo/percepisce.

Infatti quando mangiamo , beviamo, ascoltiamo musica, facciamo sesso , ci godiamo un bel paesaggio, leggiamo un bel libro noi usiamo questo “settimo senso”.

Ma non ne facciamo un uso consapevole.

Non usiamo questa immensa forza che è nascosta in questo settimo senso per creare in noi equilibrio.

Già perché è il settimo senso la chiave dell'equilibrio psichico.

L'equilibrio psichico questo grande sconosciuto.

Ci abbiamo scritto montagne di libri attorno.

Sembra essere materia da apprendisti stregoni e invece è la base della nostra emancipazione come esseri umani.

Perché questa conoscenza e il suo approfondimento è l'esperienza umana più bella che si possa fare : sviluppare la capacità di equilibrare il proprio strumento di percezione.

Questo è possibile se si impara a considerare mentalmente il piacere e il dispiacere come sensi che ti vogliono dire qualcosa indipendentemente dalla loro intensità.

E' evidente che essendo questi sensi i responsabili per la programmazione del corpo senziente e quindi in ultima analisi del nostro carattere la considerazione errata della loro natura e funzione porta ad un sacco di disastri di natura psichica e percettiva.

Tutto ciò che percepiamo infatti si distorce se diamo un significato errato a questi mattoni fondamentali del nostro sistema di percezione.

Consideriamo per un attimo se la mattina quando ci alziamo sentiamo subito un senso di malessere ma non c'è nulla che lo causa .Da lì cominciano i nostri lavorii mentali e dà lì ha inizio il calvario della nostra giornata e ci stiamo anche male e non sappiamo cos'è.

È il settimo senso che si sveglia ! Che ci dice :guarda che ci sono anch'io e dovresti cominciare a guardarmi e a vedermi se non vuoi che ti rovino la giornata perché sono stufo di esser ignorato, maltrattato e non riconosciuto per l'importanza che ho.

Già ,come può la chiave dell'equilibrio psichico non essere riconosciuta.

Per spiegare meglio : il corpo senziente deve esser curato meglio e più approfonditamente del nostro corpo fisico in quanto definisce la qualità di percezione che abbiamo della nostra vita ed esperienze.

Quando ci si veglia la mattina quindi bisogna per prima cosa occuparsi di lui.

Prima ancora che ci alziamo , quando siamo a letto dobbiamo occuparci di lui.

E' inutile che ci alziamo se prima non abbiamo concordato il livello di percezione giornaliero che avremo.

Già ! Perché se non concordiamo il nostro giorno diventerà un inferno dal punto di vista della percezione.

Che significa concordare: significa rendersi conto che il nostro funzionamento percettivo è dato dal piacere e dal dispiacere che proviamo anche di mattina presto e .. che fanno parte della nostra vita.

Qualsiasi altro pensiero riguardo a ciò che riteniamo essere le nostre preoccupazioni , ci porteranno subito a essere attratti o respinti da loro , senza poterne indagare le vere ragioni, proprio perché non consideriamo che questo è il nostro modo di funzionare.

Quindi non potremo mai avere il controllo psichico se non consideriamo ciò che lo costruisce o meglio non consideriamo la natura del nostro funzionamento psichico con la sua composizione.

E' qui che inizia l'avventura di mettere ordine nel nostro sistema di percezione.

Questo lavoro non si finisce mai è ha bisogno come una piantina di infinite cure per crescere e irrobustirsi.

Piuttosto che andare a lavorare prendiamoci un giorno per considerare cosa cambierebbe per noi se riuscissimo a capire quali cambiamenti ci permetterebbe già solo il fatto di considerare il piacere e il dispiacere come dei sensi.

Uno potrebbe tutto un tratto anche pensare di poterli dominare e quindi di non cedere a tutte quelle che sono le esagerazioni che coinvolgono il nostro essere per esempio mangiare tanto, parlare tanto ,avere immaginazioni spiacevoli , pensieri che ripetono sempre e ci addolorano oltre il limite sostenibile etc.

Queste considerazioni potrebbero già farci intendere che possiamo ,tutto ad un tratto ,poter cambiare tutto ciò che fino a quel momento non abbiamo controllato in noi.

Quindi la consapevolezza di come funziona il nostro processo di percezione e quali sono le sue basi porta ad una maggiore capacità di controllo senza sforzi ,se non quello già impegnativo ,di rimanere sempre vigili.

Essere vigili è importante affinché non ci facciamo coinvolgere dai nostri sensi spostando l'attenzione sull'oggetto dei nostri desideri di quel momento che può naturalmente essere il problema che non riusciamo a risolvere , piuttosto che la repulsione per una data situazione che riteniamo non sanabile e chi più ne ha più ne metta.

Quindi ogni mattina iniziamo con la verifica dello stato del nostro corpo senziente e dello stato del settimo senso ricordandoci che senza di lui non funzioniamo.

Questa è la natura del settimo senso.