Iterazione tra ambiente percettivo e immagine di Sé

Accertato che l’ambiente di percezione è costituito da schemi base riferiti e settati dalla esperienze fatte dal corpo senziente e accettando che esiste una forte programmabilità dello stesso si giunge al nocciolo della questione .

Cosa fa credere che esista un ego?e come è composto l’ego ?

Postulato da provare: l’ego è l’interazione tra l’immagine che sviluppiamo del nostro Sé

(ciò o come crediamo di essere) e l’ambiente di percezione interiore a cui l’immagine del Sé fa riferimento.

Esempio: lo schema base emozionale settato in un bambino dalla madre che per ridurlo alla

ragione ricorre a frasi a forte impatto emotivo circa le caratteristiche del bambino tipo “sei un bambino cattivo” ripetuta ogni giorno da quando è piccolo può portarlo alla seguente

combinazione sono un bambino cattivo---non sono degno di essere amato –non si può avere fiducia in mè--- reazione ---verrò punito dalla mamma perché sono cattivo—ho paura della

punizione-…ho paura che mi capiti qualcosa di brutto----

Questa sequenza reiterandola può portate all'installazione nel corpo senziente di un processo trasversale ipocondrico e di una sensazione perenne di disagio e ansia mentale che porta il soggetto alla rimurginazione in quanto l’immagine del sé e l’ambiente di percezione sono in continua iterazione …cioè i processi installati sono sempre attivi.

Questa situazione causa una forte distorsione cognitiva al corpo senziente le cui capacità di correlarsi con l'ambiente sono compromesse.Infatti il soggetto proprio per questa iterazione o processo

continuo tra l’ambiente di percezione e e l’immagine di sé è a seconda del grado di progressione del processo baco distorce il corpo senziente compromettendo la giusta valutazione delle percezioni in entrata.

Quindi il processo dell’ego principalmente si riferisce ai settaggi base emozionali che inconsapevolmente sono stati recepiti fin da piccoli e che hanno creato un immagine del sé autonomamente a cui l’ambiente di percezione si correla .

A seconda degli schemi emozionali percepiti si instaurano nella mente dei processi figli di questi settaggi emozionali che portano a tendenze di funzionamento psicologico che possono essere funzionamento ipocondriaco,sfiducia negli altri, sentimento di impotenza ci8rca situazioni da

gestire, prendersi responsabilità non proprie per dimostrare di essere buoni e bravì etc, compensazione del senso di inferiorità per il fatto che ci si

percepisce cattivi.

Purtroppo tutto questo è il risultato di dette iterazioni dei settaggi emozionali effettuati nel corpo senziente dalle esperienze e che hanno costruito una immagine del Sé ad insaputa del soggetto cosicché egli molto spesso non sa’ perché si comporta in un certo modo in determinate situazioni.

Quindi si crede di avere a che fare con il proprio ego proprio perché si a a che fare

con l’immagine del sé che si è programmata a nostra insaputa da quando siamo bambini e crediamo quindi che questo sia il nostro Io o Ego.

Sostanzialmente ciò che noi definiamo essere il nostro Io altro non è che il risultato dell’iterazione/processo tra l’immagine del sé con i suoi schemi emozionali primordiali base e l’ambiente di percezione venutesi a creare di conseguenza.