L'immagine di Sé e nuova visione dell'Ego

Accettando che l'Ego altro non è l'iterazione tra l'ambiente di percezione che si è venuto a creare all'interno del corpo senziente per via del processo di percezione a cui ogni essere umano è soggetto e che l'ambiente di percezione sviluppa una vita propria sulla base di processi che si instaurano per via delle distorsioni cognitive che si vengono a creare nel corpo senziente sulla base degli schemi emozionali base che portano a delle convinzioni si giunge ad una nuova visione dell'ego come processo.

L'approfondimento dovrà procedere adesso tenendo conto di questa nuova visione dell'Ego che fino ad ora non era affatto emersa anzi la definizione dell'ego e la sua natura era rimasta sempre nebulosa per via della sua introvabilità .

Adesso però giungendo all'affermazione che l'Ego è l'iterazione tra l'ambiente di percezione contenuto nel corpo senziente e l'immagine di Sè si giunge allo studio dei processi all'interno di tale ambiente di percezione.

Prima fra tutti tocca al concetto di immagine di Sè che l'individuo ha sviluppato per via delle esperienze acquisite e per via delle preferenze sviluppate rispetto all'attrazione e alla repulsione ca. queste esperienze.

Inoltre và studiato la relazione che intercorre tra la formazione dell'immagine di sé e gli eventi che hanno portato alla sua formazione.

E' evidente che anche l'immagine di Sè visto che poggia sull'ambiente di percezione è una costruzione avvenuta allo stesso modo come è avvenuta la formazione dell'ambiente di percezione quindi anch'essa sembra essere il risultato di un processo.

La relazione che intercorre tra l'ambiente di percezione e l'immagine che di Sé ha l'individuo è il riferimento del comportamento che l'individuo svilupperà proprio in base alle preferenze (piacere , dispiacere) sviluppate nei confronti di questa immagine di Sé.

Infatti l'Immagine di sé è collegata intimamente agli schemi emozionali base e alle convinzioni che ne compongono la struttura esattamente come è per l'ambiente di percezione.L'immagine di sè fa parte intimamente dell'ambiente di percezione e l'iterazione che ne consegue é il processo dell'Ego ,che è l'attore principale.

E' infatti in confronto a questa immagine che vengono sviluppate tutta una serie di preferenze.Sulla scena dell'ambiente di percezione c'è l'immagine di Sé l'iterazione fra i due é l'Ego.

E' importante sottolineare che stiamo parlando di processi interni di cui il soggetto nella maggioranza dei casi non è conscio ma ritiene essere una struttura statica infatti dice " io sono fatto così e non cambio".

Invece essendo un processo ,alquanto statico, l'immagine di sè è soggetta a cambiamenti che possono avvenire specialmente nel momento in cui si fanno esperienze molto forti ove le proprie convinzioni e gli schemi emozionali base che fanno parte dell'ambiente di percezione e dell'immagine di Sè vacillano sotto i colpi di queste esperienze.

Per non stare per sempre male allora si mette in moto un processo di auto-consapevolezza che porta l'individuo a cambiare le sue convinzioni circa la sua immagine naturalmente cambiando i suoi schemi emozionali base.

Sembra semplice ma quello che viene fuori dall'analisi che stiamo facendo è che siamo noi stessi a definire l'intensità dei nostri sentimenti proprio perché siamo noi stessi a definire l'immagine del Sè interna e le preferenze (piacere , dispiacere) che sviluppiamo riguardo alle caratteristiche che riteniamo di vedere nell'immagine del Sé che di noi ci siamo fatti.

Naturalmente siamo subito in crisi se gli altri non vedono in noi le stesse caratteristiche che noi vediamo.

E' questo il terreno su cui si sviluppa ciò che noi chiamiamo sofferenza o felicità,odio o amore , invidia o augurare agli altri di avere quella o l'altra qualità,ribellione e sottomissione,apertura mentale o chiusura mentale ed effettivamente da questo terreno che nascono tutti i nostri sentimenti con i loro opposti.

In sostanza è l'immagine di noi che condiziona il nostro pensiero ,perché il pensiero trova origine nel desiderio (piacere, dispiacere).

Quindi alla base dell'immagine che si hà di Sè c'è il desiderio che abbiamo sviluppato circa certe caratteristiche preferenziali.

Il desiderio di ciò che è preferibile naturalmente cambia a seconda del tempo , della cultura,della famiglia ,della religione nonché di tutti quei parametri che caratterizzano la vita umana.

E' importante chiarire che stiamo parlando della nostra esistenza fisica e psichica che come tutti noi sappiamo essere , in confronto per esempio ai tempi storici dell'universo, molto breve.

Infatti l'identificazione con la forma ed il nome in cui noi viviamo è la base dell'equivoco che porta alla sofferenza e allo sviluppo di tutta una psicologia della sofferenza che causa all'essere umano le sofferenze più indicibili e brutali il più delle volte causate da noi stessi

Il metodo Fenice o "metodo della reversibilità delle distorsioni cognitive" vuole dare una nuova visione e la speranza di soffrire di meno cercando di razionalizzare i processi che ci compongono ,eliminando quelle distorsioni cognitive legate all'immagine di Sé di cui possiamo fare a meno senza per questo perdere la stima che nutriamo nei confronti di questa immagine.

Scopriremo poi che anche la stima verso l'immagine di Sè cambia quanto più procediamo nella conoscenza dei processi che ci compongono.

Diventa infatti con il tempo sempre meno importante man mano che si approfondiscono tali fatti nella maggioranza dei casi facenti parte della propria storia personale.