La questione filosofica dell'esistenza

Sembra impossibile occuparsi della questione filosofica che sottende l’esistenza umana senza postulare alcuni fondamenti.

Sia nella letteratura che nell’arte occidentale così come in quelle orientali sembra esserci una conclusione o una esperienza che è largamente condivisa da queste due differenti concezioni del mondo .

Questa conclusione è l’esperienza che la vita è sofferenza.

Ma cosa intendiamo come sofferenza?

Per esempio il dolore di una madre a cui è morto un figlio è la massima espressione del dolore e della sofferenza. Ma c’è ne sono tanti altri di questi casi che hanno a che fare molto spesso con gli affetti e i legami che si hanno con i nostri simili ma anche , e questo il nostro punto di considerazione e valutazione che useremo , con la propria personale entità.

Sì,perché noi molto spesso soffriamo di noi stessi o meglio di tutti quegli schemi sia culturali che ambientali che abbiamo imparato durante la nostra esistenza e che non abbiamo mai avuto l’occasione di conoscere e ,possibilmente ,cambiare.

Ci si domanderà , ma perché cambiare?

Perché è possibile considerare da un altro punto di vista la sofferenza umana .

E’ possibile infatti considerarla alla stregua di un parametro di valutazione per la nostra percezione.

Postulato: la sofferenza è l’apice della repulsione che proviamo per una nostra percezione di una situazione specifica che ci provoca un dispiacere/dolore insopportabile. O meglio la variazione di intensità della repulsione culmina nella sofferenza.

Sembra tutto molto poetico ma in queste poche frasi si cela un mondo scientifico di straordinaria importanza che porta alla comprensione del funzionamento del nostro essere che è tutt’altro che casuale.

La questione filosofica che viene affrontata adesso và vista come il punto di vista dell’autore che non necessariamente deve essere condiviso ma che può far riflettere.

Se vi capiterà durante la lettura di questo scritto di essere disorientati , non vi preoccupate, lasciate che queste parole prendano forma dentro di voi. Il vostro mirabile strumento di cui fra poco saprete provvederà a schiudervi uno dopo l’altra le porte dei livelli della conoscenza che siete in grado di comprendere.

Il mirabile e straordinario strumento dell’uomo: il corpo senziente

Preparatevi a conoscere quanto di più mirabile ci sia nella vostra vita e cioè voi stessi o meglio ciò che voi avete fin dalla vostra nascita .

Il corpo senziente è il presupposto di cui noi esseri umani abbiamo bisogno nella nostra costituzione per percepire. Per farsi un idea di che cosa è il corpo senziente usiamo il linguaggio moderno dei computer o meglio della loro costituzione fisica e dei loro componenti.

Il corpo senziente lo si può immaginare come un hard disk di un computer ove vengono memorizzate le esperienze che facciamo,nello stesso tempo però è anche come la memoria di calcolo di un computer che contiene il software di gestione delle operazioni che il computer deve fare.

Il software di gestione del corpo senziente è dato dalle esperienze che il corpo senziente ha fatto e da quanto lui è riuscito a trasformare e a elaborare .Queste esperienze sono memorizzate nel corpo senziente stesso come schemi emozionali base.

Un altro modo per cercare di immaginare il corpo senziente è quello di concepirlo come una sottile lama che attraversa il nostro corpo e collega tutte le nostre funzioni vitali (organi vitali) e la nostre funzioni animiche (spirito, anima,Sé).

Sì, proprio così,una specie di unità di collegamento tra la nostra parte fisica e la nostra parte spirituale.

Per chi è credente c’è anche un'altra opzione di immaginazione per il corpo senziente:

Il corpo senziente è il nostro essere o anima sospeso tra il tempo fisico e l’eternità o meglio il corpo senziente come il risultato della fusione della materia con lo spirito che avviene ogniqualvolta nasce un essere umano.

Ecco perché esso è straordinario. Immaginate soltanto quanto grandioso è tutto questo.

Il corpo senziente è in grado di gestire autonomamente tutte le nostre funzioni vitali ,tutte le nostre funzioni di percezione e di eseguire tutto ciò che noi vogliamo che esso faccia :imparare una lingua .imparare una professione, scalare montagne, fare maratone,scrivere , pensare e chi più ne ha più ne metta

Ci si potrebbe domandare adesso perché si ha bisogno di sapere che abbiamo a disposizione tale potente strumento se non lo percepiamo come tale?

Qui infatti è il punto principale della nostra esistenza : noi quando nasciamo dopo un periodo in cui come bambini non riusciamo a orientarci tanto che può capitare di parlare in terza persona fino a due /tre anni di età noi ci identifichiamo con la nostra forma umana o meglio con il nome che ad essa è stato dato (nicola,gianni etc.).

Qui è depositata la chiave della comprensione della ns. esistenza e dello sviluppo che ci aspetta ogni giorno dietro l’angolo se riusciamo a comprendere come funzioniamo veramente e siamo disposti a cambiare le nostre opinioni e atteggiamenti.

Noi ,quindi, non percepiamo il nostro corpo senziente perché ci identifichiamo completamente con esso.

Qui è anche il punto principale di difficoltà immaginativa in quanto la secolarizzazione del nostro mondo non ammette l’esistenza di ciò che non si vede a meno che sia scientificamente misurabile come avviene per esempio nella chimica e fisica per la composizione atomica della materia.

Esiste però una prova dell’esistenza del corpo senziente e della sua connessione con il nostro corpo .

In medicina è noto che in caso di amputazioni di mani o piedi il malcapitato può lo stesso avere dei dolori nelle parti non più esistenti degli arti amputati. Si chiamano “dolori fantasma” ma sono soltanto la prova dell’esistenza del corpo senziente anche perché non si può tagliare ciò che non si vede. Questa è anche la riprova che il corpo senziente gestisce tutti i flussi vitali del nostro corpo.

La domanda è adesso che cosa ci facciamo con qualcosa che non conosciamo (il corpo senziente)?

La risposta è cerchiamo di capire visto che il corpo senziente esiste (perché esistiamo noi ) come è il suo funzionamento e a che serve conoscerlo.

Come tutti i corpi anche il corpo senziente è soggetto a delle regole di funzionamento un po’ come le leggi della fisica esistono anche per il corpo senziente delle leggi a cui esso è soggetto.

Per sua natura il corpo senziente è l’interfaccia tra la nostra parte fisica e la nostra parte animica e di conseguenza il contenitore di tutto ciò che ci fa vivere.

La peculiarità del corpo senziente è che esso tra le sue caratteristiche ha la capacità di immagazzinare una grande mole di dati e di piegarsi agli eventi che nella nostra vita succedono.

Il corpo senziente ha una grande capacità di autoprogrammazzione riguardante la sua percezione dell’ambiente e l’autopercezione del Sè.

È un po’ come dire “ se fossimo stati sempre consapevoli della esistenza del corpo senziente” non ci saremmo sviluppati in termini di maturità e di evoluzione personale così come siamo adesso.

Perché ? perché non avremmo cercato ciò che credevamo ci mancasse e cioè che ci sfuggiva qualcosa riguardo alla motivazione della nostra esistenza.

Infatti noi esistiamo per conoscere , siamo un po’ come quei cercatori d’oro che alla fine si imbattono in una miniera di diamanti.

E' difficile per mè spiegare quanto dopo anni e anni di studi e riflessioni su me stesso ho imparato a distinguere.

E’ difficile spiegare qualcosa a qualcuno che non ha fatto la tua stessa esperienza , ma può servire durante il viaggio verso la comprensione della nostra esistenza .

Ci giro un po’ intorno ma dovrei enunciare la genesi del corpo senziente :

Sostanzialmente il corpo senziente è interfaccia tra il mondo Assoluto e il mondo Relativo o meglio la porta di accesso all’Entità che sottende il mondo fisico (quello che noi chiamiamo DEUS ABSCONDITUS).

Questa porta è sempre aperta in genere tramite il nostro centro animico che noi chiamiamo CUORE (ubiquità o Centro e periferia contemporaneamente) .

Essendo noi esseri umani fatti della stessa sostanza del Padre è come se fossimo tutti parte dello stesso corpo che ci contiene.

Il cuore è il ns centro ma nello stesso tempo è il luogo ove dimora la ns. Essenza .Quindi quando si parla di Ubiquità significa che la presenza del DEUS ABSCONDITUS è parte di noi e parte del tutto quindi il ns. cuore è Centro e Periferia dell’Universo.

Quindi il corpo senziente è il Figlio di cui tanto si parla nelle scritture.

Ma alla nostra nascita ciò non ci è dato sapere, lo possiamo se abbiamo fortuna ,capire nella nostra vita.

Tra l’altro questa è una altra prova dell’esistenza dell’Entità e della sua natura divina nonché della nostra natura divina e della potenza del nostro corpo senziente visto come il risultato del prodotto sublime della fusione tra il mondo fisico e il mondo spirituale.

Quanti di noi non hanno avuto in diverse occasioni della propria vita la sensazione dell’assenza di tempo (cioè quando il tempo sembra fermarsi) quando sono stati presenti ad eventi che riguardano la propria vita (essere presenti alla nascita di un figlio, alla morte di un amico).

La dimostrazione dell’esistenza della Entità è la percezione dell’assenza di tempo e il profondo senso di pace che si diffonde in noi in questi momenti profondi che celano il mistero della nostra vita.

Questo mistero che a ben guardare Mistero non è ,perché stà davanti ai nostri occhi tutta la nostra vita.

Bisogna solo ben guardare.