L'emotività


Ad un coach mentale ho fatto una domanda e ho chiesto cosa è per lui la emotività: la sua risposta è stata l'emotività è il respiro..da come ho compreso intendeva che per controllare l'emotività bisogna controllare il respiro e quindi l'ansia ,le paure etc..Non mi ha dato quindi la definizione di emotività.

Dalle analisi e le introspezioni fatte con i concetti sviluppati finora circa la nostra percezione risulta che l'emotività è la risultante del processo di percezione unano che passa per “il processo dell'Ego”.

Cosa significa questa affermazione?

Se guardiamo le varie peculiarità finora enucleate abbiamo concezione che il processo di percezione ,usando il mezzo principe del corpo senziente in cui sono contenuti mente ,cuore e tutto il resto ,sia

fondato su tre livelli schema emozionale base , le quattro facce del desiderio e l'opinione conseguente.

Questi tre livelli che abbiamo chiamato la relazione che intercorre tra il percepente e il senziente altro non è che il processo dell'ego .

Evidentemente il processo dell'ego per sua natura è emotivo proprio perché fondato sulla capacità di percepire del corpo senziente e perché l'ego per le sue preferenze è attratto o è repulso da ciò che il corpo senziente gli passa come sensazione.

Quindi come per il complesso di inferiorità si presume un nesso con l'ignoranza del funzionamento del corpo senziente per la creazione del processo dell'ego.

Infatti si può constatare che proprio perché il processo dell'ego è una costruzione emotiva esso sviluppa le sue preferenze e mette sotto pressione il corpo senziente proprio perché si oppone alle sensazioni che gli passa il corpo senziente.

Quindi la continua proliferazione di emozioni interne ,tramite la mente ,si fondano proprio sul processo dell'ego e sulle abitudini mentali acquisite rispetto alle distorsioni trasversali (timori,paure ,terrore preferenze, complessi) che costituiscono l'ambiente percettivo e la somma degli schemi emozionali che costituiscono l'immagine di sé.

Di conseguenza l'emotività che l'essere umano non controlla è dato dal fatto che essa è la base del processo dell'ego che a sua volta è figlia del processo di percezione.

Come si può controllare qualcosa che è una risultante di un processo?

L'unico modo per controllarla è cambiare il processo o meglio cambiarne il risultato per ottenere un miglioramento del processo.

Infatti ,nel metodo della buona fede dell'altrui persona , si scende a controllare lo schema emozionale base che è stato settato alle origini (da bambino) rispetto alla situazione vissuta odiernamente e si verifica che quello schema emozionale sia in linea con l'età raggiunta dal soggetto.

In genere non lo è e la si sostituisce a livello consapevole con uno schema più consono all'età facendo le dovute considerazioni riguardante la razionalità della persona.

Questo cambiamento dello schema emozionale base cambia la risposta alle situazioni future che il soggetto percepirà ,di conseguenza è come se si desse una altra base emotiva al processo di percezione.

E' come un allineamento che avviene tra il mondo bambinesco ove tutti noi non abbiamo i mezzi (la razionalità) per analizzare le percezioni che c'arrivano (Anche perché siamo assolutamente ignoranti ca la nostra costituzione interiore) e il mondo adulto ove ci viene chiesto specialmente di usare la nostra razionalità.

Evidentemente quindi la emotività è figlia delle reazioni primitive del corpo senziente al processo di percezione che non essendo evidente come funzionamento non può essere gestito.

Si riesce solo a gestirla ,l'emotività, se si presuppone da subito che il proprio sistema di percezione deve continuamente venire allineato circa la propria emotività, aggiornando (sostituendoli) continuamente i propri schemi emozionali base che migliorano la risposta emotivo-razionale agli eventi che ci cadono addosso nella vita aumentando la propria soglia di resistenza ad eventi che possono risultare altrimenti altamente destabilizzanti per la propria entità.

Quindi quando osservate che interiormente il vostro ego lavora su eventi che non riuscite ad elaborare dipende esclusivamente dal fatto che il vostro schema emozionale base corrispondente non è adeguato a quanto percepite o dicendolo con le parole di Marco Aurelio ..non l'evento fuori vi disturba ma l'opinione che avete su di esso.

Noi sappiamo bene che l'opinione è fondata su delle distorsioni cognitive e che esse sono sottese dagli schemi emozionali base e pertanto qui si chiude il cerchio.

La confusione che facciamo attorno alle percezioni e ai sentimenti significa soltanto che siamo ignoranti circa la loro vera natura. Però noi possiamo adesso conoscere questo tipo di processo e cambiarlo.

Non c'è niente di drammatico nel processo della percezione né tanto meno nella emotività di cui il più delle volte siamo vittime in situazioni stressanti.

Ne ignoriamo soltanto la natura e pertanto non siamo in grado di dominarla. O meglio i più di noi non ci riesce.

Anche perché mettendo in discussione le proprie percezioni ci si mette ulteriormente sotto pressione o meglio si mette sotto pressione lo strumento principe che poi deve fare tutto questo sforzo che è il corpo senziente.

La necessità di ripetere sempre gli stessi concetti sembra una necessità per poter installare un nuovo modo di pensare e di percepirsi.

La chiave per l'evoluzione dell'uomo per il futuro è acquisire la capacità di adeguare la propria emotività agli eventi che percepisce o meglio la capacità di manipolare il proprio sistema di percezione per ottener un maggior benessere interiore e di conseguenza essere in grado di superare quegli ostacoli che oggi emotivamente ci sembrano insuperabili.