Il giorno lunedì 23 maggio 2022, noi ragazzi delle classi 1^AE, 1^BE, 2^AE, partecipanti al progetto PON “Masotto Public Relations”, abbiamo avuto l’onore di partecipare ad un’uscita didattica a Vicenza. Alle ore 8:50, insieme ai nostri docenti accompagnatori, ci siamo recati fuori dal cancello della sede ITE, dove l’autista a noi assegnata, la signora Patrizia, ci aspettava per partire.L’andata fino a Vicenza è durata circa una mezz’oretta, trascorsa tra chiacchiere e allegria.Arrivati in una stazione di servizio alle pendici dei colli Berici, abbiamo percorso una stradina panoramica, immersa nel verde, per raggiungere la seicentesca “Villa Valmarana ai Nani”, una bellissima opera artistica e architettonica, il cui nomignolo è collegato alla presenza di 17 sculture in pietra rappresentanti dei nani, inizialmente sparse a ornamento dei giardini e in seguito allineate sul muro di cinta della proprietà. All’interno della residenza signorile, vi ritroviamo gli stupefacenti affreschi di Giambattista Tiepolo, nella fase del suo massimo splendore, e di suo figlio, Giandomenico.La villa era la residenza della famiglia nobile dei Valmarana ed era divisa in due luoghi distinti: la foresteria, dove venivano accolti i visitatori cioè i forestieri e il corpo centrale dove soggiornava la famiglia.La guida con la quale abbiamo iniziato il nostro percorso educativo storico-artistico-letterario, ha iniziato a presentarci i vari capolavori partendo dalla foresteria e proseguendo, poi, con il corpo centrale che presentava uno straordinario ciclo di affreschi, con due stili pittorici diversi a confronto; la guida ci ha quindi spiegato come distinguere la mano del padre, il grande Giambattista, da quella del figlio.I colori principali del padre sono delle nuance pastello e in particolare il rosa e l’azzurro che sono considerati la sua firma, la maggior parte dei suoi affreschi raffigurano scene della mitologia greco-romana.Al contrario, il figlio Giandomenico, al quale è stata affidata la decorazione della maggior parte della foresteria, utilizza uno stile più mondano con colori terrosi e scene della vita di tutti i giorni.La villa è caratterizzata da splendidi giardini rigogliosi di fiori colorati che rendono l’atmosfera della villa più accogliente. L’ingresso dell’edificio centrale è affrescato da Gianbattista: possiamo notare subito la stupefacente raffigurazione della scena del sacrificio a Diana della figlia di Agamennone, Ifigenia. Complessivamente, la struttura è decorata con scene ispirate ai poemi classici.Successivamente, alle ore 11:30 ci siamo trasferiti nel centro cittadino di Vicenza, dove abbiamo avuto del tempo libero per pranzare,riposarci, ammirare le vetrine dei negozi e comprare un ricordo di questa fantastica giornata.Nel pomeriggio, si è tenuta la seconda parte della nostra uscita didattica: la visita al museo Diocesano, per conoscere come venivano creati gli antichi codici miniati. All’ingresso del museo, abbiamo incontrato la nostra guida, Federico, un ragazzo simpatico e molto preparato che inizialmente ci ha accompagnato in una sala per la visione di un cortometraggio sugli archivi.In seguito, abbiamo cambiato location, arrivando in una stanza abbellita di varie opere scultoree, nella quale la guida ci ha fatto accomodare per presentarci un campione di pergamena, spiegandoci che in passato si utilizzava questo tipo di “foglio” per scrivere.Fortunatamente, le pergamene non si utilizzano più da svariato tempo, perché esse causarono la morte di milioni di animali dal momento che un animale equivaleva a un “foglio”.In seguito, la nostra guida ha spiegato cosa si utilizzava come pigmento per dare vita alle miniature, ad esempio il colore verde era ottenuto dal rame o il rosso dal minio.Poi abbiamo visto delle teche che contenevano manoscritti con canti ecclesiastici.Federico ha spiegato l’origine del nome delle note, basate sulle sillabe iniziali dei primi sei versetti di un inno a San Giovanni Battista.In seguito, ci siamo spostati nell’ala degli archivi diocesani, dove abbiamo visto e toccato con mano un manoscritto antico di notevoli dimensioni, che pesava parecchio: era fatto con moltissimi fogli di pergamena rilegati e la copertina era in legno, ricoperta di pelle e decorata.Per finire siamo ritornati nella sala dove avevamo visto il primo cortometraggio per vederne un secondo che riguardava la scrittura sulla pergamena.Così si è conclusa la nostra uscita a Vicenza.Era una giornata molto calda quel lunedì 23 maggio ma, nonostante questo, ci siamo divertiti molto, abbiamo socializzato volentieri tra di noi e abbiamo potuto apprezzare bellezze e luoghi davvero affascinanti e forse poco conosciuti.
Laura Battaglin, Alice Fasolato, Giulia Pasetto e Giada Segalin, classe 2^AE, modulo Pon “Masotto Public Relations”.