Anna Eleanor Roosevelt, nota come Eleanor Roosevelt, nacque a New York l’11 ottobre 1884 e viene ricordata per essere stata un attivista e first lady statunitense.
Dopo la morte dei suoi genitori Eleanor venne cresciuta dalla nonna, con la quale però non aveva un bel rapporto.
Da adolescente fu mandata in una scuola a Londra, dove trovò un’insegnante di nome Marie Souvestre, che si dimostrò straordinaria. Souvestre voleva che Eleanor pensasse con la propria testa, che fosse libera e indipendente, non voleva che venisse schiacciata dall’opinione maschilista ancora molto diffusa a quel tempo.
Eleanor studiò con lei per tre anni, poi dovette tornare a casa perché sua nonna voleva che si sposasse. Tornata negli Stati Uniti conobbe Franklin Delano, i due si sposarono, ma dopo poco tempo Franklin contrasse la polio. Questa malattia lo lasciò paralizzato dalla vita in giù, ma Eleanor non gli permise di abbandonare i suoi sogni. Grazie infatti alla sua determinazione e al suo sostegno, Franklin Delano diventò presidente degli Stati Uniti(32º presidente, in carica dal 1933 al 1945).
Nel ruolo di first lady Eleanor viaggiava e teneva discorsi in tutto il mondo e divenne una paladina dei diritti umani.
Credeva che tutti gli esseri umani nascono liberi e hanno pari dignità e diritti.
Dopo la morte del marito avvenuta nel 1945, Eleanor fu scelta come delegata degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite. Divenne presidente della Commissione per i diritti umani e diresse la creazione di uno dei più importanti documenti del ventesimo secolo: la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Questo documento straordinario ha ispirato i governi a varare leggi che proteggono la vita umana, incoraggiando i cittadini ad agire ogni volta che vedono negati i loro diritti fondamentali.
Grazie a Eleanor e al lavoro dei molti rappresentanti provenienti da tutto il mondo, la libertà, il rispetto, la dignità, l’uguaglianza e la sicurezza sono diventati obiettivi comuni per ogni popolo e ogni nazione.