A te
Annagiulia Muraro, 3CL
Annagiulia Muraro, 3CL
Questa lettera è dedicata a te. Che sei finitə qui per pura curiosità. Io sono Annagiulia e ho deciso di scriverti questa lettera in un pomeriggio in cui avevo voglia di dirti quello che ho imparato in questi 17 anni, 2 mesi, 3 giorni e quasi 24 ore.
Non avere fretta. Con l’impegno arriverai dove vuoi. E non ti scoraggiare durante il percorso: le persone lo vedono se tu ci credi davvero e ti valorizzeranno. Se il tuo sogno ti sembra irraggiungibile, meglio, perché allora la fine sarà il momento migliore. Passerai notti a piangere, giorni di apatia, momenti di insicurezza. Vorrai mollare tutto e andare a lavorare da Mc Donald’s. Poi però il giorno dopo ti sveglierai caricə, ti sentirai diversə, e inizierai a spaccare ciò che in quel momento ti parrà essere il mondo.
Vivi ogni giorno come se fosse il primo. Il passato è passato: quello che è successo tre anni o un secondo fa non lo puoi cambiare. Ma la tua vita ora può essere tutta un’altra cosa.
Non vergognarti di essere stancə. In generale, per qualsiasi cosa. Se hai bisogno di un giorno di puro svacco, in cui vuoi solo leggere e dormire, prenditelo. E se qualcuno ti dice che è sbagliato, che stai perdendo tempo, sappi che il tempo l’ha inventato l’uomo: che tu faccia quello che “devi fare” oppure no, la vita va avanti.
Vivi ogni momento con positività. Innanzitutto perché l’essere umano reagisce come l’ambiente che gli sta attorno: se tu sei tranquillə, anche gli altri lo saranno. E poi perché ti voglio dire una cosa che mi ha insegnato mia madre, anche se non credi: Dio opera per vie misteriose.
Non credere al destino, quello che non puoi cambiare, la strada che sei costrettə a fare. L’unico destino che hai è di vivere per il tempo che vorrai. La strada te la costruisci per il 90% da solə. È solo il 10% ad essere influenza esterna.
Leggi. Leggere è una delle cose più belle che possiamo fare. Possiamo viaggiare per spazi interminati ed essere circondati da sovrumani silenzi. Ed è una delle sensazioni che più ti cambia la vita.
Non vergognarti a chiedere aiuto. Come ci dice il caro Andreoli “la ricchezza del singolo sta nell’altro da sé”. Parla con le persone di ciò che ti fa sentire meno sicurə, delle cose che ti fanno stare male. Le persone inizieranno a vedere in te una persona di cui fidarsi se tu per primə ti fidi di te stessə.
Non rimuginare troppo su una perdita. Hai avuto un’amicizia importante con la persona che pensavi ti avrebbe accompagnatə per il resto della tua vita che ora è finita, magari anche bruscamente? Ci sono poche cose da fare: esprimere il proprio dolore, aspettare – magari era solo passeggero – passare oltre.