Una strana epidemia dilaga nella città di questo romanzo distopico, la gente nelle auto, nelle strade, in giro per i marciapiedi, nelle case e negli uffici inizia pian piano a diventare cieca, ma attenzione, gli infettati non vengono pervasi dall'oscurità, come noi tutti potremmo pensare, ma da un bianco lattiginoso che impedisce la vista. Il governo inizia a prendere provvedimenti e ad adottare misure, i medici sperimentano, cercano, ma è tutto vano, ľunica certezza è che il virus e’ molto contagioso e di conseguenza la risposta è una sola: l'isolamento. I contagiati della città vengono tutti rastrellati all'interno di un ex manicomio, in cui ľunico contatto con il mondo esterno è rappresentato dalle casse di cibo che vengono inviate quasi ogni giorno dai soldati che stanno di guardia. Le persone contagiate che entrano in questo sistema di isolamento aumentano vorticosamente giorno dopo giorno, e ad essere maggiormente colpita è la convivenza civile. La cecità va a rivelare il lato animale degli infettati, l'istinto di sopravvivenza cancella valori come la solidarietà e l'unione e la situazione all'interno del manicomio peggiora. Il tracollo però avviene quando un gruppo di ciechi, che l'autore chiama "ciechi malvagi", prende con la forza le casse dei rifornimenti e inizia a chiedere agli altri, in cambio del cibo, denaro e gioielli, fino a togliere loro la dignità, spingendosi a chiedere favori sessuali. In questo romanzo Saramago, tra ľaltro vincitore del premio nobel per la letteratura, dipinge un'umanità disumana, rompe i valori della buona convivenza e ci porta in un'atmosfera che trabocca di violenza e di indifferenza che sfocia nell'egoismo. Evidente poi è il contrasto tra il gruppo formato dai protagonisti che resta forte e rappresenta ľultimo stralcio di unione e famiglia, e la realtà intorno a loro, in cui serpeggiano caos e degrado, simile a uno scenario apocalittico. In "Cecità" l'uomo regredisce, si lascia andare agli istinti facendo cadere nell'oscurità anche la ragione.