La pena di morte è una pena che viene scontata con la morte del condannato.
In 120 stati 200, oggi nel mondo la pena è stata abolita, come in Italia definitivamente nel 1994. Gli USA sono uno dei 58 Stati a favore di questa pena.
Per praticarla sono molto frequenti l’impiccagione e la fucilazione, mentre negli Stati Uniti vengono utilizzati la sedia elettrica, il gas e l'iniezione di veleno. Sono puniti con tale pena reati gravi come ad esempio la rapina a mano armata, il terrorismo, il traffico di droga o il rapimento.
Questo argomento è ancora oggi molto discusso e personalmente sono contraria a ciò.
Innanzitutto viola il diritto alla nostra vita e nessuno, tantomeno lo Stato, ha il potere di sottrarcela. E’ normale negli esseri umani commettere errori, che siano gravi o insignificanti, e chi compie dei gravi reati deve avere delle giuste conseguenze, ma di certo non gli deve essere tolta la vita.
Inoltre il condannato alla pena estrema non ha nemmeno il tempo necessario per sentirsi in colpa e riuscire a capire ciò che ha fatto. Rimanendo in prigione può avere la possibilità, con un aiuto, di riconciliarsi e di riprendersi l’umanità, dopo il crimine commesso. Di conseguenza la sua morte non darà conforto o sollievo ai familiari della vittima, dato che non la riporterà in vita.
Lo stato in primo luogo compie un omicidio. Dimostra la stessa mentalità del criminale e in questi casi si dovrebbe mostrare superiore. Alcuni studi affermano che negli Stati in cui si compie ancora oggi la pena di morte il tasso degli omicidi e dei crimini è aumentato, ciò non vuol dire che dove non si compie non ci sia criminaità.
Per condannare un uomo bisogna avere tutte le prove ed essere sicuri al 100%. Un solo errore può mandare a morte una persona innocente. Bisogna sviluppare approfonditamente le prove e studiare bene il caso, poiché è successo più di una volta che qualcuno sia stato salvato per poco o che sia stato ucciso comunque.
Molti, che sono a favore di questa pena, ritengono che il condannato non meriti di vivere dopo il crimine compiuto. Affermano in proposito che chi non rispetta e disprezza la vita altrui, nemmeno della sua deve ricevere rispetto affinché sia risparmiata. Riguardo a ciò penso che sia sbagliato trattare il condannato come lui ha trattato altre persone. Lo stato non deve per primo compiere i medesimi atti e non deve mettersi allo stesso livello del criminale.
I favorevoli sostengono noltre che essa possa servire a ridurre i crimini o gli assasini, imponendo timore a chi compie atti simili. Non solo io penso che non sia così, ma a negare questo pensiero sono proprio degli studi. Affermano che non è vero che negli Stati in cui la pena di morte è in atto la criminalità sia piu bassa, anzi è aumentata.
Altri pensano che si compia giustizia attraverso la pena di morte. Tuttavia uccidere un uomo non è giustizia, anzi sembra quasi una vendetta. Tanti si diranno che se non si toglie la vita ad un assassino, lui tornerà ad uccidere. Non necessariamente deve essere così, possono esserci vari motivi per cui un uomo compie dei crimini, non sto dicendo che essi siano coerenti per arrivare ad uccidere qualcuno, ma sto dicendo che rimanendo in prigione può riuscire a riconciliarsi. Non tutti riescono a farlo mentre sono in prigione e sostengo che essi non debbano uscire.
Togliendo la vita al condannato, ciò non sarà di beneficio alla famiglia della vittima.
In italia circa il 43% della popolazione sarebbe a favore della pena di morte. Ancora oggi non ci sono molte tesi a favore poiché si sta sempre parlando della vita di una persona.
Infine anche dopo tutto il dolore che un assassino porta ad altre persone lo stato deve aiutarlo senza prendere la via più semplice togliendogli la vita. Può riuscire a trovare un’altra soluzione, anche se è più complicato. Ogni persona è diversa e dopo che ha compiuto il reato agisce in maniera differente. Alcuni si tolgono la vita, per il senso di colpa troppo grande che non riescono a sopportare, altri continuano perché provano del piacere nel ferire qualcuno. Anche nel secondo caso penso che sia comunque sbagliato togliere la vita perché alcuni con un aiuto possono riuscire a recuperare l’umanità perduta.