Seguono alcuni lunghi minuti di silenzio.
Ad un tratto si sentono dei passi rumorosi sul pavimento di legno.
Elisabeth capisce che qualcosa o qualcuno si sta avvicinando piano piano al suo letto.
Più il rumore si avvicina più la paura cresce nei suoi occhi.
Quando l’ultima asse del pavimento fa uno rumore strano, ad Elisabeth sembra che il cuore le stia uscendo dal petto e le suda la fronte.
Subito dopo la bambina sente un alito gelido sul suo volto e tenta di chiamare aiuto.
La prima volta però le parole non le escono di bocca.
Invece alla seconda la giovane urla con tutte le forze che le sono rimaste.
Sua mamma, si è infilata in fretta la vestaglia e le pantofole.
La mamma corre da lei e spalanca la porta.
La stanza che prima era buia adesso è illuminata da una luce abbagliante.
Quando gli occhi di Elisabeth si sono abituati alla luminosità, la giovane inizia a guardarsi intorno.
La paura lascia spazio allo stupore.
Nella stanza ci sono solo sua mamma e lei.
Crescendo Lizzy capisce che l’uomo della pioggia era solo frutto della sua immaginazione, un personaggio che aveva creato la sua mente .
Però anche adesso la donna, prima di addormentarsi , fa il giro di tutta la casa per essere sicura che ogni finestra sia chiusa bene.