Nascita: 2/04/1902 Lipsia
Morte: 11/08/1974 Locarno
È stato un tipografo, scrittore, designer e insegnante tedesco, tra i principali teorici della tipografia e della progettazione del libro del Novecento, grazie alle molte opere tra cui spicca il saggio Die neue Typographie (1928).
Nel 1923 comincia a lavorare per la stamperia Fischer & Wittig e per la casa editrice Insel Verlag, mentre contemporaneamente insegna calligrafia in un corso serale presso l’Accademia di Lipsia. Nello stesso anno ha modo di visitare la mostra organizzata dal Bauhaus a Weimer, la quale si rivela essere per il nostro autore una vera e propria epifania. Tschichold avrà infatti modo di entrare a contatto con le più importanti avanguardie artistiche dei primi del Novecento: dal Funzionalismo tedesco al Costruttivismo russo, passando per la corrente olandese De Stijl. Tra gli articoli di presentazione alla mostra si trova anche il manifesto dell’artista fotografo ungherese Moholy-Nagy, nel quale quest’ultimo dichiara che “la tipografia è la comunicazione attraverso la stampa” sottintendendo che un messaggio non deve essere costretto ad un preconcetto puramente estetico. Sono questi gli elementi fondamentali che porteranno Tschichold a formulare le proprie riflessioni avanguardiste in campo tipografico. Nel 1925 pubblica “Elementare Typhographie” e nel 1928 pubblica Die Neue Typographie, tutt’oggi considerato manifesto della tipografia moderna.
In Die Neue Typographie (La Nuova Tipografia) Tshcichold stabilisce infatti i principi fondamentali per un buon design tipografico come ad esempio l’uso di fonts sans serif, l’impiego di fotografie al posto delle tradizionali illustrazioni e layout asimmetrici piuttosto che centrati. Tshcichold rigetta inoltre ogni forma di decorativismo, preferendo l’essenzialità: il carattere iconico che mira alla suggestione è sostituito da forme immediatamente comprensibili che garantiscono una chiara trasmissione del messaggio.
L’eccesivo modernismo di Tshcichold fu però considerato dal regime nazista culturalmente “anti-tedesco” e nel 1933 l’artista, accusato di bolscevismo, è costretto a lasciare la Germania. Trasferitosi a Basilea, lavora tra la Svizzera e l’Inghilterra, dove tra il 1947 al 1949 ridisegna la corporate identity di Penguin Books con una serie di Composition Rules.
Negli ultimi anni della sua carriera Tschichold rivede però i principi esposti ne La Nuova tipografia, definendoli “estremi” e aderenti ad una logica tedesca di riduzione e uniformità dittatoriale. Prendendo così le distanze dalle sue prime posizioni, arriva a rilanciare i caratteri “con grazie”.