Карнавалът във Венеция

IL CARNEVALE DI VENEZIA

Le origini del Carnevale sono antichissime. La prima testimonianza risale ad un documento del 1094, in cui si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo Carnevale viene citato per la prima volta.

Il primo documento ufficiale che dichiara il Carnevale di Venezia una festa pubblica è un editto del 1296, quando il Senato della Repubblica dichiarò festivo il giorno precedente la Quaresima che, con i suoi quaranta giorni di penitenza, prepara le festività pasquali. Nei tempi antichi il Carnevale era anche la grande festa della fecondità della terra, che doveva svegliarsi dopo il sonno invernale e nutrire le mandrie, le greggi e gli esseri umani. Il Carnevale univa riti di fecondità con l’allegria. Ridere sconfigge la morte e il lutto: tradizioni antichissime collegano il riso, le danze e le burle alla fertilità della natura. Non si sa da dove derivi il nome “carnevale”: c’è chi dice da car navalis, il rito della nave sacra portata in processione su un carro; secondo altri significa carnes levare (“togliere la carne”) o carne vale (“carne, addio”) e allude ai digiuni quaresimali, dato che il Carnevale si conclude con il giorno che precede, nei paesi cattolici, il Mercoledì delle Ceneri.

Il Carnevale di Venezia è indubbiamente il Carnevale più famoso d’Italia, e insieme a quello di Rio si contende lo scettro di Carnevale più famoso del mondo. Esso è in grado di trasportarci in un’altra epoca per qualche giorno all’anno.

Ai tempi a Venezia tutti amavano mascherarsi. Piaceva loro così tanto che nel 1339 fu necessario introdurre una legge che vietava di andare in giro per la città di notte a volto coperto. Ma il costume continuò al punto che nel Seicento c’è un secondo intervento che proibisce a chi indossa una maschera di entrare in chiesa.

Nella storia il Carnevale di Venezia non ha mai trovato ostacoli sulla sua strada, nemmeno davanti ad eventi gravi o a lutti cittadini. Nel 1789 fu posticipata di una settimana la notizia della morte del Doge per non interrompere le feste. Il 2020 è stato il primo anno in cui il Carnevale è stato interrotto per un evento esterno.

Nella sua storia il Carnevale è stato abolito per anni a causa dell’invasione austrica e francese e l’abolizione della Serenissima nel 1797. È ricominciato poi nel 1979 grazie all’attività di associazioni cittadine. Una delle maschere più inquietanti e antiche del Carnevale di Venezia è quella del medico della peste. Si riconosce subito: si tratta di una maschera nera con un naso simile a un becco allungato. Questa maschera fu inventata nel Seicento per entrare nei lazzaretti. 

Chi ha il cuore tenero deve fare attenzione, potrebbe innamorarsi della maschera più intrigante del Carnevale di Venezia: la Moretta.

Si tratta di una maschera di velluto nero e pizzi che veniva prodotta da far indossare alle donne che andavano in visita alle suore. Negli anni venne poi impreziosita e ornata da veli, velette e cappellini a falde.

Il vero Carnevale di Venezia a cui vorremmo tutti partecipare è quello che si teneva secoli fa. Nel Settecento la festa poteva durare addirittura sei mesi. Iniziava quindi a ottobre per finire in concomitanza con la Quaresima. Una vita di maschere e divertimento.

Se fate una passeggiata sul ponte del rio di San Barnaba o su quello di Santa Fosca, a terra potrete scorgere una sagoma di un piede. Questa sagoma segnava il punto di inizio della battaglia di Carnevale che si svolgeva tra Castellani, operai dell’Arsenale, e Nicolotti, i pescatori. Una vera e propria lotta che spesso finiva nell’acqua dei canali.

Ma chi organizzava le mascherate una volta? L’organizzazione di questi eventi veniva affidata ai gruppi di giovani nobili che si distinguevano tra loro per il colore delle calze.

Рубриката подготви: Стефан Ферро от 10a клас