1983

mercoledì 7 maggio 2014, 18:54

Buona sera a tutti gli amici che seguono questo thread.

Ci sono anche oggi, e sto vivendo proprio ora il mio momento di esaltazione; ho, infatti, appena registrato; la canzone è bella, più bella sicuramente suonata con l’armonica che con qualsiasi altro strumento, compresa un’orchestra sinfonica. Sono partito da una canzoncina ina ina e ho terminato con una canzone fatta sulle stupende note dei primi sei fori della mia SCX 56, che mi piace e mi ha divertito molto. Anche questa volta ho voluto e dovuto mettere il supporto della fisarmonica, era quasi inevitabile, perché era la canzone stessa a richiederlo. Certo che quando inizierò a suonare l’armonica su una base semplice, già pronta, dovrò cominciare con almeno due canzoni al giorno, altrimenti faccio troppo presto e la giornata è lunga.

Stamani mi sono alzato alle 5 e fino alle 9 ho lavorato di zappa …

Il lavoro più lungo e complicato di queste canzoni è diventato il trovare qualche frase adatta da inserire con la fisarmonica, con un certo garbo e una certa parsimonia, andando a cercare un po’ sulle varie tracce del midi e un po’ sulla fantasia.

Va bene, sì, la modestia non è il mio forte, ma mi devo caricare, altrimenti rischio di finire col 1983, perché la notte comincio a sognare pallini neri che scorrazzano su cinque linee e i loro quattro spazi. E invece voglio proseguire. È un po’ come quando si fa una dieta alimentare, o si vuole smettere di fumare: se uno si lascia andare anche un solo momento, è finita, e si viene ripescati nel vortice del vizio. E invece bisogna “seguir virtute e canoscenza”.

Il 1983 fu l’anno di “Sarà quel che sarà” cantata da Tiziana Rivale, ma fu anche l’anno di “Vacanze Romane”, de “L’Italiano”, de “La mia nemica amatissima”, de “La vita spericolata”. Insomma un’annata abbastanza buona per le canzoni.

Il presentatore fu un giovanissimo Andrea Giordana con Isabel Russinova, Anna Pettinelli ed Emanuela Falcetti, affiancati da Daniele Piombi e Roberta Manfredi dal Casinò. Le prime tre canzoni della classifica finale sono cantate da tre donne: Oltre alla Rivale, Donatella Milani e Dori Ghezzi.

Il maggior successo di vendite va all’Italiano dell’amico di Gianni, Cutugno. Tra i cantanti c’è anche un frate, Padre Cionfoli.

Una nota curiosa è quanto ho trovato scritto da Fabrizio de Andrè su quel festival, e credo che non stesse scherzando:

“Questi sono i veri eroi della canzone italiana. Non io, i Dalla, i De Gregori, i Bennato, che facciamo i baroni della canzone nelle nostre torri d’avorio. Chi ha il coraggio di venire qui, in questo macello, perché non ha altro modo di lanciare il suo lavoro, è da ammirare veramente. I cantautori come me e i miei colleghi non rischiano mai. D’ora in poi saprò cosa rispondere a chiunque, credendo di essere alla moda, parla o scrive male del Festival di Sanremo”.

Vi lascio con questa canzone, e vi auguro un buon proseguimento di serata.

Carlo