1977

martedì 29 aprile 2014, 12:48

Veniamo ad una nuova canzone, quella del 1977, così, chi vorrà, potrà sparare sul pianista … Sono pronto a cercare di scansarmi.

Causa i lavori di restauro del Salone delle Feste del Casinò, il XXVII festival si tenne al Teatro Ariston, e lì restò per il resto della sua vita, ad accezion fatta per l’edizione del 1990.

Ancora una volta Mike Bongiorno, questa volta con Maria Giovanna Elmi, in un’edizione, secondo me, da dimenticare.

Il solito Salvetti che non sa più cosa inventare, escogita dei mini spettacoli da parte di ciascun concorrente, in cui i cantanti hanno a disposizione quindici minuti per esibirsi, chiudendo con la canzone in gara.

Le canzoni in gara sono solo 12, tutte ammesse alla finale. Se vi dico i nomi dei dodici, sette gruppi e cinque cantanti singoli, capirete tutto, senza dover aggiungere altro:

Homo Sapiens, vincitori con “Bella da Morire”;

Collage;

Santo California;

Umberto Napolitano;

Santino Rocchetti;

Daniela Davoli;

Albatros;

Leano Morelli;

Matia Bazar;

Il Giardino dei Semplici;

Donatella Rettore;

La Strana Società.

Questo fu il Festival di Sanremo del 1977, trasmesso per la prima volta a colori, anche se gli italiani il televisore a colori non lo avevano ancora! Pare lo avesse solo il 4% degli abbonati.

La mia versione di “Bella da morire” è suonata con la Hohner 270 su base midi; sui ritornelli ho steso un tappetino, come dice Gianni, fatto di accordi di fisarmonica, tanto per riempire un po’ e per cercare di dare alla base un po’ di calore. La struttura è quella classica della canzonetta all’italiana: strofa-ritornello-strofa-ritornello-assolo strumentale-ritornello con cambio di tonalità.

L’ho trovata una bella canzone.

Sfogatevi a dire quello che volete, sono preparato a tutto!

Carlo