Dalla serie a cartoni animati
Grandi uomini per grandi idee
Quel tempo è un tempo pieno di novità: cambia il calendario e cambia il pianeta, perché dopo la scoperta dell’America le navi che attraversano l’oceano sono come veicoli spaziali che abbandonano il mondo abitato e vanno verso l’ignoto. Con grandi enormi rischi, perché non ci sono strumenti di navigazione”: così l’attore, autore e regista teatrale Marco Paolini sull’epoca e sulla figura rivoluzionaria di Galileo Galilei, il padre della scienza moderna.
Chiara Buratti racconta i suoi anni più difficili e quelli felici, le alleanze, le aspirazioni, il cattivo carattere di un uomo che ha puntato lo sguardo sul più mutevole degli astri, la Luna, e sullo spazio ancora poco conosciuto.
Racconti di Scienza - Profili - Rai/ScienzeAnnalisa Strada
Serie I Grandissimi
(puoi chiederlo in prestito alla prof.)
audiolibro 24'
Di Bertold Brecht
Letto da Giorgio Strehler
RAIPlaySoundNel 1610, Galileo Galilei, docente di matematiche a Padova, perfeziona il telescopio e scopre fenomeni celesti che confermano le teorie copernicane. Tuttavia, la sua lotta per far accettare il sistema eliocentrico dura decenni, poiché monaci e aristotelici rifiutano di guardare il cielo con il cannocchiale. La verità evidente per Galileo non è accettata dall'autorità religiosa, che non può credere a un sistema che spazzerebbe via l'idea che l'uomo e la Terra siano al centro del mondo. Galileo apre un varco, e dove prima dominava la fede, comincia a dominare il dubbio."Vita di Galileo" è stato scritto da uno tra i maggiori e più influenti drammaturghi e teorici teatrali del XX secolo, Bertol Brecht, ed è stato pubblicato nel 1943.Nel 1632 Galileo Galilei (Pisa 1564 - Arcetri, Firenze 1642) pubblica Il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Il Sant'Uffizio lo convoca e lo accusa di divulgare una teoria errata, che pone il sole e non la terra, come dice la Bibbia, al centro dell'universo.
Nel filmato tre attori danno voce ai personaggi del Dialogo:
Simplicio, il cieco seguace delle idee di Aristotele e sostenitore del sistema tolemaico,
Salviati, gentiluomo toscano, discepolo di Galileo e sostenitore del sistema copernicano,
Sagredo, nobile veneziano di chiare simpatie galileiane.
L'astrofisico Franco Pacini commenta i passi salienti del Dialogo.
Rai Scuola
In questo filmato ascoltiamo alcune obiezioni, sollevate contro il sistema copernicano, dai sostenitori del sistema tolemaico, relative all'interpretazione di quei fenomeni che avvengono sulla superficie della Terra e che sembrano contraddire il movimento del nostro pianeta intorno al Sole.
In questa unità audiovisiva vengono prese in esame le osservazioni in base alle quali per i sostenitori della teoria di Copernico era il sole, e non la terra, ad essere al centro dell'universo. Dalla discussione fra Simplicio e Salviati risulta evidente come i "nuovi dati" in possesso degli astronomi dell'epoca fossero meglio e più semplicemente inquadrabili all'interno della teoria copernicana.
In questa unità audiovisiva la discussione verte sul perché l'asse di rotazione della Terra punti sempre verso la Stella Polare. Nonostante l'ipotesi formulata da Salviati (la Terra è come una calamita) non regga ad un esame della scienza moderna, l'ntuizione è comunque interessante. Oggi infatti sappiamo che nel nucleo del nostro pianeta avvengono quei fenomeni elettrici che danno luogo al campo magnetico terrestre.
In questo filmato il tema della discussione è la "corruttibilità dei cieli". La scoperta da parte di Galileo delle macchie solari e l'osservazione della comparsa di "nuove stelle nel cielo" tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, ovvero la comparsa di due "supernovae", per dirla nel linguaggio scientifico odierno, mettono in crisi il pensiero dell'epoca. Gli scienziati aristotelici sostenevano infatti una netta separazione fra il cielo, che si caratterizzava per la sua perfezione e incorruttibilità, vale a dire per una immutabilità eterna, e la terra, sede di mutamento e quindi di fenomeni corruttibili.