Indici oceanici
AMO e SSTA: Atlantic Multidecadal Oscillation e Sea Surface Temperature Anomaly
Si tratta di una oscillazione multidecennale che prevede il progressivo scorrimento di acque calde dall'Atlantico equatoriale verso quello settentrionale.
La fase positiva prevede SST (sea surface temperature, ovvero temperature della superficie del mare) con anomalie positive sul medio Atlantico al largo delle coste europee.
Viceversa quella negativa.
Le anomalie positive vengono aggirate in senso orario (anticiclonico) dalla corrente a getto polare, quelle negative in senso antiorario(ciclonico). La ciclicità dell'indice è multidecennale quindi le rispettive fasi durano generalmente 20-30 anni. Attualmente siamo in fase positiva stabile dal 1995 circa.
Cliccare qui per visualizzare i dati (in forma testuale) del valore dell'indice AMO aggiornato mensilmente.
Di seguito è mostrata la mappa dell'anomalia della SST globale aggiornata quotidianamente:
Queste le variazioni che hanno subito le SST negli ultimi 7 giorni:
Di seguito è invece mostrata la mappa della SST globale (ovvero la temperatura misurata e non l'anomalia rispetto alla media di riferimento come nel caso dell'immagine precedente) aggiornata quotidianamente:
La mappa ed il grafico seguenti mostrano l'anomali di temperatura media delle acque della parte settentrionale dell'Atlantico, la dove la Corrente del Golfo percorre il suo tragitto per raggiungere e mitigare le coste Europee:
TRIPOLE: Tripolo atlantico
Si tratta di una oscillazione nel settore atlantico posto tra l'equatore il polo che prevede tre fasce oceaniche parallele caratterizzate da acque superficiali alternativamente calde e fredde.
La fase positiva mostra un settore di acque calde in centro (grossomodo tra Francia e Stati Uniti orientali) unitamente ad acque più fredde sopra e sotto. Questa fase tende a deviare il getto a latitudini elevate favorendo l'espansione dell'anticiclone delle Azzorre.
La fase negativa mostra un settore di acque fredde in centro (grossomodo tra Francia e Stati Uniti orientali) unitamente ad acque più calde sopra e sotto. Questa fase prevede un riscaldamento delle acque al largo di Terranova con marcata ondulazione del getto e possibili irruzioni artiche sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
ENSO: El Niño Southern oscillation
Due parole anche per l'importantissima fase Enso che prevede la presenza di acque più calde (Niño) o più fredde (Niña) della norma al largo di Perù ed Ecuador con rispettive ripercussioni sulla pressione atmosferica ai due lati del Pacifico. Episodi forti di entrambi le fasi hanno influenze anche in Europa, avvertibili dopo circa 3-5 mesi.
La zona dell'Oceano Pacifico coinvolta dagli eventi di Niño (o Niña) è divisa in quattro zone, come mostrato nella figura seguente:
Dove:
Anomalie positive (ovvero valori sopra la linea dello 0) delle temperature superficiali oceaniche stanno ad indicare un fenomeno di Niño
Anomalie negative (ovvero valori sotto la linea dello 0) delle temperature superficiali oceaniche stanno ad indicare un fenomeno di Niña
Di seguito una infografica che ha il fine di esporre in modo semplice ed immediato le situazione dei venti e delle precipitazioni in caso di eventi di Niño/Niña nella zona Pacifica interessata:
Inoltre:
In caso di Niña strong l'inverno può rivelarsi asciutto a causa dell'ingerenza anticiclonica azzorriana sul Mediterraneo centro-occidentale (ciò non è sempre vero infatti molto dipende dalla posizione che assume la Niña e di conseguenza dalle ingerenza che essa provoca sull'anticiclone delle Aleutine).
In caso di Niño strong è l'estate che viene manipolata. Sono infatti stimolati ad allungarsi verso nord gli anticicloni subtropicali e in particolare quello nordafricano con le conseguenze che ormai tutti conosciamo.
Gli eventi di ENSO possono assumere anche la posizione cosiddetta "Modoki" (o prevalentemente West based). Rispetto ai classici eventi questa tipologia di disposizione ha anomalie superficiali di temperatura più marcate ad Ovest ovvero nelle zone 3.4 e 4 e più contenute o addirittura in controtendenza in quella Est ovvero nelle zone 1+2 e 3.
Di seguito due grafici che mostrano l'andamento dell'ENSO globale e diviso per le quattro zone indicate in precedenza:
Nelle immagini seguenti le misurazioni ed i diversi forecast per l'ENSO nelle diverse zone. Nei grafici di forecast la linea nera rappresenta la media degli scenari previsti.
Niño / Niña - Zona 4
Niño / Niña - Zona 3.4
Niño / Niña - Zona 3
Niño / Niña - Zona 1+2
PDO: Pacific Decadal Oscillation
Legato direttamente alla PNA atmosferica e al ciclo dell'ENSO, l'indice prevede una fase negativa (attualmente in corso anche se in modo blando) con una piscina calda sull'oceano Pacifico centrale e acque più fredde lungo le coste occidentali canadesi, viceversa per la fase positiva. L'indice, di durata ventennale, è importante perchè modifica la traiettoria del getto che arriva sugli Stati Uniti e che poi allunga le sue ondulazioni fin sull'Europa.