I PE devono essere collegati attraverso opportune reti di interconnessione in modo da consentirne la comunicazione. Le reti possono essere:
Nelle inter-PE net è obbligatorio l’utilizzo di reti statiche che non richiedono tempi di setup e di rilascio. I parametri fondamentali da tenere sotto controllo sono:
→ n – 1 (se l’anello è monodirezionale).
→ (n – 1)/2 (se l’anello è bidirezionale).
→ Se l’anello è monodirezionale si ha un routing semplice è praticamente identico a quello del linear array.
→ Se l’anello è bidirezionale la politica di routing si complica, ma il guadagno sul diametro è talmente
basso che non è consigliabile un anello bidirezionale.
Si collegano i nodi anche agli adiacenti degli adiacenti o a quelli di tre posti oltre...
Per le reti 2D-Mesh si deve sfruttare al massimo la bidemnsionalità della struttura. Si devono cioè creare reti quadrate.
C = 4
D ≈ √(n)
B ≈ 2n
P: la politica di routing con reti 2D-Torus si complica per via della circolarità della struttura.
Hanno caratteristiche strutturali del tutto simili alle reti 2D. I parametri delle 3D sono:
Si assuma un cubo “d-dimensionale”:
Non avere C costante complica la costruzione della rete anche se d non è mai molto elevato visto che d=log2n (in quanto n=2d). Ad esempio per 65.536 nodi (cioè 64K nodi) si ha un valore d pari a 16. Se si decide di utilizzare una rete a ipercubo, si deve stimare a priori un numero di nodi che costituira l’upper bound (cioè il limite superiore) di nodi della rete.
Si ha la crescita più che lineare che si cercava fra le caratteristiche che doveva avere una inter-PE net.
La rete ad albero ha due grossi problemi: