Punto di partenza il valico delle coste di S. Eusebio (570 m) dove si parcheggia sulla destra, oltre il guardrail. Paletto segnaletico indicante i sentieri n. 390 e 391 entrambi per Passo S.Vito ma il primo, “Sentér Bandìt” a mezza costa nel bosco e l’altro per i crinali con segnavia bianco/ rosso; il percorso odierno non è indicato ma in seguito ben segnato. Primo tratto su strada privata cementata rasentando, sulla sinistra la cabina Snam e stradina che porta ad una cascina (Zadra) ora completamente e bellamente ristrutturata posta su dosso erboso con ampio roccolo, il tutto molto ben curato. In seguito il sentiero diventa ripido, sconnesso ed accidentato per un buon tratto fino alla selletta che separa la Val del Loc di Caino e la val Paiarone di Vallio, dove ci si riporta sulla destra. Dopo pochi minuti si abbandona il 390/ 391 per prendere il largo sentiero sulla sinistra (nessuna segnaletica) che aggira un costone roccioso per terminare al roccolo Baglioni posto su dosso erboso molto ben curato e panoramico (35’; 732 m). Proprio sulla sinistra, in basso, al capanno inizia il sentiero con segnavia rosso. Breve tratto allo scoperto con vista di Vallio e poi ci inoltra nel bosco (direzione ora sempre est). Data la caratteristica del percorso, quasi pianeggiante con piccoli saliscendi, si può denominare “Sentér de mès de sura” in contrapposizione al “sentér de mès” n. 520 che inizia dopo lo scollinamento di S. Eusebio e al quale, in seguito, ci raccorderemo per il ritorno. Il sentiero si snoda completamente nel bosco con varie tipologie di piante tutte di alto fusto in cerca della luce che a stento filtra dalle folte chiome. Si possono notare grandi faggi, carpini, aceri, frassini e sottobosco non particolarmente ingentilito dalla flora alquanto scarsa. Dopo 45 minuti si inizia a perdere quota su traccia alquanto accidentata fino a pervenire alla sorgente del “Noset”; breve risalita poi discesa fino a raggiungere un grande radura erbosa con roccolo e appostamento di caccia (altra piacevole panoramica sulle varie frazioni di Vallio). All’estremità est riparte il sentiero su traccia ben evidente, che in leggera discesa andrà a confluire sul sentiero n. 520 con segnavia bianco/ rosso (30’). Si gira con scarto deciso a sinistra (a destra si andrebbe a Tre Cornelli), abbassandosi (direzione nord) rapidamente e con tratto accidentato e in 10 minuti si perviene a un paletto segnaletico: a destra per Vallio e a sinistra, direzione ovest, per le Coste di S. Eusebio. Ora il sentiero ben evidenziato dai segnavia bianco/ rosso si abbassa gradualmente sempre nel bosco, aggirando alcune vallecole fino a raggiungere il “Dos Paraù” (25’). È interessante eseguire una breve deviazione sulla destra per raggiungere in un paio di minuti la piazzola panoramica con vista del lago di Garda, delle varie frazioni di Vallio e, dietro, delle varie catene di monti che si susseguono fino alla catena del Maniva terminante con il M. Muffetto. Riprendiamo il percorso tralasciato al paletto segnaletico e aggirando altre piccole valli e direzione nord-ovest finalmente arriveremo al tornante con il paletto segnaletico indicante l’inizio del sentiero n. 520 (30’). Ovviamente si gira a sinistra e seguendo la strada in 5 minuti scarsi si raggiungerà il parcheggio.