La partenza è da Bovezzo e precisamente, dopo Piazza Gigi Rota, si prosegue dritti per via Castello che termina proprio dove inizia la gita sul sentiero n. 420 B/R. Si sale una ripida scalinata al termine della quale si gira a SX rasentando l’acquedotto e si procede in direzione Ovest su bel sentiero a mezza costa. Si passa da una casina ormai abbandonata e poco dopo, girando a SX dal canalone della val Rotta, si prosegue sempre dritti quasi fiancheggiando la stradina sottostante a SX fino al dosso dove andremo a congiungersi con la stessa poco dopo una baracca sulla SX. La stradina(costruita nel 1930 dai tedeschi, risaliva fino a S. Onofrio) è tutta cementata e risale il dosso con ripidi tornanti, prima alla località Stalletti con una piccola Santella detta della Biscia e dopo alcuni tornanti un’altra Santella (di S.Fermo). Ancora qualche ripido tornante,tralasciando qualsiasi sentiero sia sulla DX che sulla SX e siano sul crinale dove si gira a DX proseguendo sempre sulla stradina ora sterrata. Pochi minuti e si è ad una pozza dove in primavera è interessante notare i rospi Bufo-Bufo; la sosta è d’obbligo per risalire sul ciglio del prato per godere di una ampia panoramica. Si prosegue sempre diritti passando dalle Cascine delle Pentere sia di Sotto, con bel castagneto, che di Sopra su dosso prativo. Una decina di minuti e si è alla Santella delle Pentere posta al limite di piccola radura erbosa attrezzata a pic-nic.( 1h,10m)
Si abbandona la stradina, che a SX proseguirà per la Cascina dei Grassi, per procedere , sempre in direzione est, dritti risalendo un sentiero sconnesso e ripido fino al crinale del dosso Cornicchia. Bel tratto , sul crinale, leggermente in salita e con bella panoramica fino ad un bivio, dritti si passa per la Salve Regina, mentre invece si gira a SX mantenendosi sulla bella traccia sulla SX della dorsale. Dopo una ampia curva sulla DX, si passa da una bella casa variamente composita e tutta cintata per aggirarla sul lato sud dove il sentiero, leggermente in salita, arriverà ad una grande cascinale bianco . Ancora pochi passi in ripida ascesa e si è alla chiesetta di S.Onofrio, risalente al 1500 con affreschi della a scuola e del Romanino(totale risalita 2h,25m).
Sosta di pragmatica per uno sguardo a 360° con bella vista a N/O di parte delle Orobie e del Golem, a N/E il Santuario delle Conche, a Sud la valle del Garza ed ad Ovest in primo piano la Stella ed i Camandoli e dietro i rilievi di Montorfano e Monte Alto della Franciacorta. Si riparte in direzione sud sul crinale con segnavia B/R n. 434 con primo tratto piaggiante poi ripida discesa fino al roccolo Squassina con casina e rifugio. Sull’angolo S/O(della casina)paletto segnaletico con l’indicazione del sentiero n.31 che si inoltra nel fitto bosco in direzione N/O: si prosegue per buon tratto quasi pianeggiante, fino al canalone della Val Cannone, dove la direzione di marcia diventa S/O sempre su bel sentiero ma assai ripido in diversi tratti, fino a inserirsi su una stradina sterrata consorziale con alla SX un a casa circondata da betulle. Dopo alcuni tornanti, passando da casette per la caccia si arriva alla Cascina Canarino, al limitar di castagneto, proprio affacciata sula val Cannone . Ora la stradina , dopo un tornante, prende decisamente la direzione Sud fino ad arrivare ad un castagneto nella immediate vicinanze dell’ex Albergo dei Poveri, dove si trova sulla DX paletto segnaletico indicante il sentiero n. 35 che si inoltra nel bosco quasi pianeggiante fino a confluire nell’alveo del rio Tronto che scorre nella Val Cannone; lo si risale in direzione S/O fino ad innestarsi su piccola carrareccia che la si seguirà in direzione Ovest fino a passare sotto un ponticello per poi ridiscendere in un bel castagneto con la Casa Natuta di Bovezzo(ex ovile Rampinelli) fino ad un dosso dal quale scenderemo per pochi passi fino ad un acquedotto, dove si girerà a DX. Un centinaio di metri e si trova un cancelletto che delimita la proprietà di alcune casette e poi si proseguirà, sempre a mezza costa, quasi sopra le ultime case di Bovezzo, fino alla recinzione del Castello(proprietà Negretti), al termine del quale si gira a SX per fiancheggiare il serbatoio fino confluire sul sentiero n. 434 percorso nell’andata. Si gira a SX, si rasenta il serbatoio,si scende dalla scalinata e siamo al punto di partenza, completando così il “giromonte”(1h,25m- tot. 3h,50m)