Si parte alla volta di Lodrino e, appena passato il Comune ,sulla SX ,si seguirà l’indicazione “Pineta” seguendo Via Crocetta ed in seguito girando a SX Via Pineta che la si seguirà fino alla scalinata del monumento agli Alpini e, girando sulla DX, si parcheggerà al primo slargo. Si percorre per un centinaio di metri la strada asfaltata fino ad un sentiero che si inoltra sulla DX nel bosco con segnavia Bianco/Azzurro del 3 V su due abeti. Breve tratto in direzione N/E fino ad uno sterrato dove si girerà a DX ed in pochi minuti sulla SX si staccherà un sentiero con paletto segnaletico. Si seguirà l’indicazione “facile” tendente alla direzione N/E: sentiero ben tracciato in buon stato di manutenzione che con bei tornanti gradualmente porterà all’ultimo tratto quasi pianeggiante, con bella panoramica sulle varie frazioni di Lordino, e girando piano piano, in direzione Nord, si arriverà al Passo della Cavada(50-55’ Dsl 260 mt);passo ben inciso fra le Corne di Caspai ed il M.Palo.
Si seguirà ora l’indicazione del paletto segnaletico (Nasego)fino a raggiungere il “Roccolo Morandi” dove si abbandonerà il 3V per seguire il sentiero in alto a DX del prato con segnavia Bianco/verde con l’indicazione “Nasego”(si tralascia il sentiero per il M.Palo in quanto per E.E.) Primo tratto nel bosco poi a mezza costa su pendio prativo fino ad arrivare a un canalone dove il sentiero, dalla parte opposta, salirà abbastanza ripido nel bosco fino ad una selletta erbosa. Si abbandona la traccia principale che prosegue dritta aggirando la Val Cea, per girare sulla DX seguendo, in direzione SUD, un tracciolino alquanto ripido da percorrere calma e, in 15-20’, si raggiungerà il M.Palo(mt.1.460 - 2h 05’ dsl 580mt).
Dalla cima ampio e suggestivo panorama con particolare attenzione al fronte O/N/E con vista che spazia dal Gòlem al M.Baldo, i sottostanti alpeggi e, alle propaggini del M.Ario e del Tegaldine, le Pertiche Alte e Basse. Si prosegue ora in direzione Est su sentiero in ripida discesa che si snoda sul crinale fino ad un paletto segnaletico nelle immediate vicinanze di una casettina e di un traliccio; ancora dritti per breve tratto fino ad una cascina con lapide ricordante la fucilazione di un partigiano che era sopravissuto all’eccidio di Piazza Rovetta. Si prosegue sempre diritti attraversando per tutta la lunghezza il pianoro delle Poffe del Nasego, e, in fondo, a DX, risalendo per alcuni metri, raggiungeremo il rifugio Nasego( mt. 1.310 - sempre aperto e gestito la domenica, per un tempo totale di 2h e 35’).
Interessante il panorama fronte est/sud con uno spicchio del lago di Garda, la Val Savallese e l’abitato di Casto con alcune sue frazioni. Dal rifugio si ritorna in direzione Ovest e poco dopo, oltrepassato il cancelletto, al primo bivio si procede diritti in direzione di un grosso traliccio che si sotto passerà. Tratto di sentiero molto appagante con bella vista panoramica sulla SX dei monti che racchiudono la Val Regazzina, Val Carpel(si intravvedono alcuni tetti dell’abitato di Alone) e la Val di Lembro. Con diversi tornanti che rendono meno ripida la discesa, si aggirano alcune vallette degradanti dal M.Palo fino ad immettersi sul sentiero principale con segnavia B/V discendente da un ripido crinale: Il sentiero ora diventa alquanto accidentato con fondo ghiaioso fino a raggiungere il bosco dove si snoderà più dolcemente fino a raggiungere uno sterrato. Ancora una decina di minuti e si arriverà al parcheggio dove si è partiti al mattino (1h 10’ – tot. 3h 15’)