Si arriva a Gardone VT e si parcheggia proprio difontre all’Incubatore(Istituto Tecnico). Sul fonte Nord inizia la gita passando da uno slargo per arrivare ad una passerella(segnavia B/R) che passando sopra il Mella ci porterà all’inizio della Val Siltro. Si procede in direzione Est su strada bituminata con segnavia n. 360 sul guard rail fino al primo tornante a SX, quindi si procede dritti seguendo il segnavia che indica sentiero che entra nel bosco; breve tratto e si è di nuovo sulla strada che la si attraversa per riprendere il sentiero dalla parte opposta, ancora un cinque minuti e la strada finisce in un piazzale davanti a grande cascinale di Portegno. Sulla SX, fatti sei gradini, il sentiero svolta seccamente a DX costeggiando il cascinale ed il grande prato ed in direzione N/E si entra in bel bosco cosparso di carpini,faggi,frassini,robinie e rade querce e grandi ciliegi selvatici, il tutto ingentilito da fiorellini del sottobosco. Il sentiero si snoda , alzandosi, abbastanza gradualmente, tranne ai tornanti che sono alquanto ripidi, ma, brevi. Tempo 1 ora e 20 minuti e siamo al piccolo prato delle Dò Sorèle(due Sorelle) costituito da due rustici fabbricati e quivi troviamo paletto segnaletico che indica la direzione Est per S. Emiliano e Sonclino; si procede su bella traccia quasi pianeggiante sotto il crinale della Punta Remenghi fino ad un albero con due frecce B/R, una indica la direzione Ovest da dove proveniamo, l’altra a nord con svolta a 90° per un forcellino vicino ad un cancelletto. Si prosegue dritti per un centinaio di metri fino ad una casetta (a DX) dove diparte bel sentiero che andrà a confluire su mulattiera, che, dopo un paio di tornanti sbucherà sulla stradina risalente da Ponte Zanano; ancora un 15 minuti , e, dopo dove la stradina ad un tornante scende ripidamente, si gira a SX per prendere l’ingresso di una proprietà privata completamente cintata e con un pennone portante la bandiera del Vaticano). Trattasi della interessante casa posta alle propaggine del Monte Navezze , variamente e bellamente composita in considerazione che il primo nucleo è stato censito dal catasto napoleonico nel 1778. All’uopo vedasi sul fronte nord una lapide che indica tutti i vari proprietari fino al 2005, inoltre su questa parete ci sono varie piccole lapidi con stemmi o con iniziali di nomi. Sul fronte Ovest da dove si entra, si notano i grandi stemmi del Leone di S. Marco, di Giovanni Paolo II ed infine quello di Brescia, sul lato sud invece su una grande parete una bella meridiana indicante l’ora di Navezze( nel riquadro è indicata la latitudine e la longitudine). Tempo della risalita due ore e 15 minuti. Si riparte costeggiando il piccolo laghetto completamente racchiuso in un canneto e riprendiamo il percorso del cammino, fino a raggiungere, dopo 20’ scarsi il paletto segnaletico con segnavia B/R e n. 360 che indica a sx il sentiero che si inoltra nel noccioleto. Tratto di sentiero in direzione Nord quasi pianeggiante fino ad una curva decisa a DX dove inizia a scendere in direzione sinistrorsa sotto le pendici del Monte Calvario fino alla sorgente detta “posperlì’; il sentierino ora cambia direzione puntando decisamente ad ovest verso il crinale che si raggiungerà in 15-20’ proprio al forcellino indicato precedentemente e quindi si girerà a SX (a DX si scenderà al Rovedolo di Marcheno). Come si è girato si entra nel cancelletto e si percorrerà tutto il crinale rasentato il mattino. Tratto veramente interessante per le varie case, casine,casotti e roccoli e, soprattutto la bella vista panoramica sulla media Val Trompia, dal Golem che troneggia in primo piano fino al gruppo del Maniva. E si arriva quindi alle solite Due Sorelle( 1h 10’)ove riprenderemo il sentiero del mattino ed in un ‘oretta saremo alla passerella traballante sul fiume Mella e poi al parcheggio.