Gita sui nostri monti per incontrare i rospi (Bufo bufo) che hanno la particolarità, in questo tempo di primavera, di riprodursi nei pressi di pozze alpestri con la caratteristica di muoversi accoppiati con il maschio avvinghiato sopra la femmina; ciò è possibile in quanto sulle zampe anteriori del maschio speciali ghiandole secernono una sostanza appiccicosa per far meglio aderire i due corpi. Si parte alla volta di Nave e prima della parrocchiale si gira a SX prendendo via Sacca che la si percorre per tutta la sua lunghezza fino, per l’appunto alla località omonima, dove a un bivio, parte la strada del “carretto” con segnavia B/R n. 434 sul muricciolo e casa (mt.282).Trovato il parcheggio, con qualche difficoltà, si percorre per breve tratto la stradina del Carretto fino al paletto segnaletico dove si girerà a SX inoltrandosi nel bosco ceduo. In 15’ Si arriva a una piazzola panoramica con Madonnina e poco dopo alla località “pozza”, e si gira a DX per portarsi sul crinale. Tratto alquanto ripido e sconnesso che si dipana fra radi pini con bella panoramica sulla Valle Listrea, e si arriva alla “Crocetta” (30’ mt.732).
Proprio alla Croce si gira a DX per prendere il sentiero con segnavia B/R n. 433 (e anche giallo nella prima parte) che si snoda completamente a mezza costa nel bosco variamente colorato da numerosi fiori, fra i quali la “Dentaria pentaphylla” alquanto rara nei nostri monti. Fiancheggiando la DX orografica della Val Listrea, racchiusa tra la Colma del Dosso Lungo e S. Onofrio, si passa dal canalone della Valle Grande, poi da una baracca (però con lato i servizi) e soprastante appostamento di caccia, si arriva alla confluenza della valle proprio sotto il prato, delimitato da secolari castagni, che termina alla Cocca di Lumezzane (tot. 2h mt.830).
Finalmente troviamo i Bufo bufo che, accoppiati, sguazzano nella “pozza” o a piccoli saltelli si muovono nel prato delimitato da una protezione e sottopassi, per evitare che finiscono schiacciati sulla strada proveniente dalla Faidana di Lumezzane. In direzione Ovest si percorre la strada fino alla seconda curva, dove su un tronco, si trova freccia segnaletica e segn. B/R n. 434 e, sulla DX, parte un pianeggiante sterrato fino a che sulla SX si stacca un sentiero (segnavia sulla DX all’innesto) che, dopo un piccolo canalone, s’inoltra nel bosco fino a raggiungere la colma prativa di S.Onofrio, proprio sotto il cippo dei Caduti. Si confluisce sullo sterrato, e, girando a SX in un paio di minuti si arriva al complesso di S. Onofrio (tot. 2h 45’ – Mt. 972.)
La chiesetta edificata all’inizio del XV sec. conserva affreschi attribuiti al Foppa e al Romanino, con relative scuole, raffiguranti la vita di S. Onofrio. Sguardo panoramico a 360° con vista sui lontani Appennini, Monte Rosa, Orobie, Golem, Santuario delle Conche e spicchio del lago di Garda, e si riprende il sentiero per il ritorno, sempre con segn. B/R n. 434 in direzione Sud. Breve tratto sul versante ovest e il sentiero si porta sul crinale e passando da due begli appostamenti di caccia, dei quali, il secondo, ha una casina denominata “Squassina” con locale per gli escursionisti. Ancora pochi minuti e si arriva al forcellino sotto il M. Pesso dove si gira a SX (paletto segnaletico). Ora il sentiero scende ripidamente su accidentata traccia fino alla Crocetta della risalita (45’) dove si girerà a DX prendendo il sentiero con segnavia B/R n. 434 e giallo. Tratto con bella panoramica sulla bassa valle del Garza con sentiero che si snoda nella pineta aggirando la valle del Belegosa, fino a un canalone dove alquanto ripidamente scenderà, ora in direzione sud, alla selletta della cascina Mezzane (o Stalla) (50’) che separa Cortine e la Sacca. Sull’angolo N/E del muro a secco che delimita il grande prato con la cascina si gira a SX per prendere un sentiero che in una decina di minuti porterà alla fattoria della Zio Zeb dove si prosegue su carrareccia fino all’acquedotto, poi su strada cementata e poi asfaltata fino al bivio dove inizia la stradina del Carretto (25’ tot. disc,.1h 55’)