Si parte alla volta di Caino e alla piazza Trieste si gira a sinistra per Via Villa Mattina e poco dopo il Municipio si gira a sinistra per via Don Pirlo fino a intersecare Via Villa Sera; si procede ancora diritti e dopo uno slargo a destra con lavatoio, al primo bivio si gira a destra (quasi ad angolo retto, al numero civico n.40/42) e dopo circa un chilometro su simpatica stradina asfaltata, si perviene al punto di partenza della teleferica diretta al Santuario delle Conche e si parcheggia (465 m). Si procede in direzione nord su strada ripida e cementata rasentando un piccolo giardino zoologico nostrano fino a pervenire all’ingresso (delimitato da due grandi ruote) della grande e bella cascina Merolta (715 m). In fondo sulla destra parte un bel sentiero con segnavia giallo (quello dei tralicci) che si snoda sulla destra in lieve ascesa fino a un grande traliccio che si aggira sulla sinistra; dopo breve tratto pianeggiante si abbandona la traccia principale per seguire sul ripido crinale il tracciolino con frequenti segnavia gialli. Tratto ripido e accidentato da percorrere con la dovuta calma e circospezione fino a raggiungere un grande e ben curato roccolo del M. Forche (1h 10’; 878 m).
Sguardo panoramico sui monti circostanti e a est la cima del M. Zingla, il corno del Pizzocolo e sullo sfondo la mole del monte Baldo. Sempre dritti sul crinale fra roccette e arbusti su breve tratto pianeggiante fino sotto il M. Faet (962 m) che si raggiunge dopo una alquanto faticosa ascesa; ancora breve tratta in salita e si raggiunge altro roccolo con casetta (1010 m), altro sguardo panoramico sul fondo valle con panoramica di Caino e Nave posti nell’immaginario lago glaciale della valle del Garza: finalmente ora si procede in discesa fino a intersecare il 3V (segnavia bianco/azzurro riveniente da S. Giorgio), dove giriamo a sinistra fino a raggiungere l’eremo delle Conche (2h 30’; 1093 m) con Santuario della Madonna della Misericordia dove è doverosa una visita in religioso silenzio. Si riparte, non prima di essere risaliti al struggente monumento all’Alpino e di uno sguardo panoramico a 360°. In direzione sud seguendo sempre il 3V bianco/azzurro (Nave) si raggiunge in ripida e accidentata seppur breve discesa il Pater (947 M; grande e bellissimo roccolo); rilassante tratto nel bosco in graduale discesa fino a pervenire a una dorsale ripida e accidentata che terminerà alla Ca’ della Rovere (650 m). Si abbandona il 3V per girare a sinistra, dove si prende uno sterrato e si gira subito a sinistra fino a una bella casa; poco dopo lo sterrato inoltrandosi nel bosco cessa per poi riprendere più in basso fino a immettersi sulla strada cementata della Merolta. Qui ovviamente giriamo a destra e ripidamente e rapidamente raggiungiamo il parcheggio (1h 35’).