9 maggio

Festa dell'Europa

Le barriere giovavano solo a impoverire i popoli, a inferocirli gli uni contro gli altri, a far parlare a ognuno di essi uno strano e incomprensibile linguaggio di spazio vitale, di necessità geopolitiche, e a far a ognuno di essi pronunciare esclusive scomuniche contro gli immigrati stranieri, quasi essi fossero lebbrosi e quasi il restringersi feroce di ogni popolo in sé stesso potesse, invece di miseria e malcontento, creare ricchezza e potenza.


Luigi Einaudi

Discorso pronunciato il 29 luglio 1947 all'Assemblea Costituente

L'Unione dei Popoli europei

Sin dai tempi dell'Impero Romano e delle campagne di conquista militare del Vecchio Continente, i popoli europei sono stati oggetto di tentativi di sottomissione ad un'unica Corona. In seguito ai tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale e al ribaltamento dell'asse geopolitico mondiale, l'Europa ha dovuto far fronte comune e ricompattarsi per riacquisire un ruolo di primo piano all'interno dello scacchiere globale. Il progetto di Comunità europea ha animato numerosi cittadini sin da prima del 1939 (si pensi a personaggi come Aristide Briand, Gustav Stresemann, Emile Mayrisch e Lord Lothian), nel tentativo di intrecciare il destino dei popoli europei.

Quest'anno si celebra il trentennale del Trattato di Maastricht, firmato il 7 febbraio 1992 nella città olandese e considerato l'atto di nascita dell'Unione Europea, una tappa importantissima nel percorso avviato alla fine della Seconda guerra mondiale per la costruzione dell'unità degli Stati del nostro continente. La festa dell'Unione Europea, celebrata il 9 maggio in ricordo della Dichiarazione Schuman del 1950, un documento presentato dall'omonimo Ministro degli Esteri francese in cui si proponeva di creare una Comunità europea del carbone e dell'acciaio, i cui membri (Belgio, Francia, Germania Ovest, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) ne avrebbero messo in comune le produzioni, acquista oggi dunque un valore ancor più significativo nel ricordare l’importanza della realizzazione di un’Europa sempre più unita.

Dal 1950, infatti, i passi compiuti verso la realizzazione di una sempre più coinvolgente e inclusiva Europa si sono tradotti in svolte epocali (Trattati di Roma del 1957; Sistema Monetario Europeo nel 1979; suffragio diretto per il Parlamento Europeo nel 1979; nascita dell'Unione Europea nel 1992) che indirizzano il presente e il futuro di un intero continente e che né il Coronavirus né la guerra della Russia contro l'Ucraina sembrano bloccare.

Fabio Naca

L'Italia e l'Unione europea

In quanto cittadine e cittadini italiani, il nostro compito primario consiste nel ravvivare la fiamma europeista dei diritti, dell'inclusione, delle pari opportunità e della collaborazione internazionale, senza tuttavia abbandonare la nostra identità storica e culturale.

Proponiamo perciò i profili di alcune italiane e alcuni italiani che hanno dato un considerevole contributo al processo di integrazione e consolidamento dell'Unione dei popoli europei.

Sofia Corradi

Sofia Corradi, meglio conosciuta in Italia come "Mamma Erasmus", è una pedagogista italiana divenuta paladina dei diritti di studentesse e studenti universitari per essersi impegnata, prima in Italia e in Europa, nella realizzazione del Programma di interscambio universitario Erasmus, riconosciuto ufficialmente nel 1987.

Essendo una scrittrice di caratura internazionale, Corradi ha richiamato l'attenzione sui suoi progetti con numerosi testi, come Erasmus ed Erasmus Plus. La mobilità internazionale degli studenti universitari" (2005) e Cittadini italiani e cittadini europei. Per una educazione a nuove cittadinanze" (2001), scritto a quattro mani insieme a Teresa Mazzatosta.

Alcide De Gasperi

Alcide de Gasperi, padre costituente della Repubblica italiana, fu il primo Presidente del Consiglio in Italia al termine della Seconda guerra mondiale, svolgendo un ruolo di prim'ordine nella definizione delle sorti del nostro Paese negli anni Quaranta-Cinquanta.

Oltre ad aver ricoperto un ruolo centrale a livello nazionale, De Gasperi promosse la prima forma di unione continentale, invitando alla collaborazione per formare la Comunità europea del Carbone e dell'Acciaio (1950). Pertanto viene ricordato al pari di Robert Schuman, Konrad Adenauer e Jean Monnet quale protagonista indiscusso della rinascita economica e politica dell'Europa. Lo stesso De Gasperi fu incaricato di presiedere l'Assemblea Parlamentare della CECA nel 1954, anno in cui egli tuttavia morì.

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Nilde Iotti

Leonilde Iotti, conosciuta con il nome di Nilde, madre costituente della Repubblica italiana, è stata ispiratrice e animatrice di numerose battaglie sociali e civili durante il corso del XX secolo, sia a livello italiano (fu la prima donna a ricoprire la carica di Presidente di una Camera parlamentare) sia sul fronte europeo. Nel 1969 venne eletta al Parlamento europeo e

fu la più strenua promotrice della campagna di rinnovamento che investì tale istituzione, a partire innanzitutto dell'elezione diretta dei deputati. Durante il decennio trascorso in Europa, ricoprì anche l'incarico di membro della Commissione parlamentare per gli affari esteri. Abbandonò il suo seggio di europarlamentare dopo dieci anni, nel 1979.

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Federica Mogherini

Federica Mogherini è stata la prima italiana a ricoprire il prestigioso incarico di Alto Commissario dell'Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, ruolo di cui fu investita dal 2014 al 2019 insieme alla carica di Vicepresidente della Commissione Europea, guidata dal lussemburghese Juncker.

Mogherini ha avuto un ruolo di prim'ordine in entrambe le vittorie diplomatiche ottenute nel quinquennio in cui è stata alla direzione della politica estera continentale, ossia quella conseguita in seguito all'accordo sul nucleare con l'Iran, del 2015 (nel quale l'UE ha per la prima volta giocato un ruolo predominante), e la definizione, sempre nel 2015, della Strategia globale per la politica estera e di sicurezza dell'Unione Europea.

Ernesto Rossi

Ernesto Rossi fu una delle figure italiane più importanti durante la Seconda guerra mondiale e nel periodo immediatamente successivo. Da sempre impegnato nella lotta al fascismo, divenne noto in seguito alla pubblicazione del celebre Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 durante l'esilio sull'isola laziale, insieme alla moglie Ada, ad Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann ed Eugenio Colorni.

A tale pubblicazione viene di solito riconosciuto il titolo di manifesto ispiratore del federalismo europeo, ossia la corrente di pensiero che prevede l'istituzione di una struttura sovranazionale a livello continentale che agisce per e con gli Stati.

Altiero Spinelli

Altiero Spinelli è stato per decenni l'uomo politico italiano più celebrato a livello continentale per la sua indefessa azione a supporto dell'europeismo e dell'eurofederalismo, come si intravedeva con la stesura nel 1941 del Manifesto di Ventotene e con la fondazione nel 1943 del Movimento Federalista Europeo.

Tra i numerosissimi incarichi ricevuti in Europa si ricordano il sessennio presso la Commissione Europea (1970-1976), l'elezione al Parlamento europeo nel 1979 e, soprattutto, la fondazione del Club del Coccodrillo, la formazione politica europea nata nel 1980 da un omonimo ristorante di Strasburgo, che si batté per una profonda riforma dei Trattati comunitari, obiettivo ottenuto pochi anni dopo con l'avvento dell'Atto Unico (1987).