2 aprile

Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo

Filastrocca dei diversi da me


Tu non sei come me, tu sei diverso

Ma non sentirti perso

Anch’io sono diverso, siamo in due

Se metto le mie mani con le tue

Certe cose so fare io, e altre tu

E insieme sappiamo fare anche di più

Tu non sei come me, son fortunato

Davvero ti son grato

Perché non siamo uguali

Vuol dire che tutti e due siamo speciali

Bruno Tognolini

Il blu e le tessere di un puzzle sono il simbolo della Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, che si celebra il 2 aprile per richiamare l'attenzione sui diritti delle persone colpite da disturbi dello spettro autistico.

Designata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 62/139, approvata l'1 novembre 2007 e adottata il 18 dicembre 2007, fu proposta dalla rappresentante del Qatar, la sceicca Mozah bint Nasser al-Missned, moglie dello sceicco Hamad bin Khalifa al-Thani, emiro del Qatar, e sostenuta da tutti gli stati membri.

La Giornata mondiale dell'autismo rientra all'interno del percorso di sensibilizzazione verso ogni forma di disabilità che le organizzazioni internazionali hanno intrapreso, a partire dal Patto delle Nazioni Unite del 1966 passando attraverso la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 1989 e la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità del 2006 e arrivando agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio del 2000, poi confluiti negli Obiettivi di Sviluppo sostenibile contenuti nell'Agenda 2030 del 2015.


I disturbi dello spettro autistico (ASD) sono disturbi dello sviluppo neurologico che compromettono le modalità con cui le persone interagiscono, comunicano, apprendono e caratterizzano l'uso di modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. Si stanno ancora ricecando le cause della loro insorgenza.

Nella categoria "autismo" rientrano numerose tipologie di disturbi, fra cui il disturbo autistico, la sindrome di Asperger, il disturbo pervasivo dello sviluppo, il disturbo disintegrativo dell’infanzia.

I sintomi e la gravità della sindrome si manifestano in modo differente da persona a persona, quindi i bisogni variano e mutano nel tempo. Per questo occorre progettare interventi individualizzati.

In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, 1 bambino su 77, di età fra i 7 e i 9 anni, presenta un disturbo dello spettro autistico. È quindi necessario attivare politiche sanitarie, educative e sociali che incrementino i servizi, migliorino l’organizzazione delle risorse a supporto delle famiglie e diffondano la sensibilizzazione verso tale tema.

L'Osservatorio Nazionale, istituito nel 2016, promuove interventi finalizzati a garantire la tutela della salute, l'inclusione e la realizzazione dei progetti di vita delle persone colpite da disturbi autistici e a supportare i loro familiari.

Per approfondire

Ministero della Salute

Osservatorio Nazionale Autismo

Osservatorio nazionale autismo - progetti regionali

Pagina Disturbi dello spettro autistico


Speciale autismo

FIA Fondazione italiana per l'autismo

ANGSA Associazione nazionale genitori persone con autismo

Fondazione Paideia

Letture, film e serie TV

Forrest Gump narra l’intensa vita di un giovane americano con problemi cognitivi che, grazie a coincidenze favorevoli, diventa un diretto testimone di importanti avvenimenti della storia statunitense.

Da ragazzo Forrest è spesso escluso e maltrattato dai suoi coetanei a causa non solo della sua disabilità intellettiva ma anche per una malformazione alle gambe. Da adolescente diventa un corridore e giocatore di baseball. Va in Vietnam come soldato durante la guerra, diventando un eroe, e ottiene riconoscimenti dai Presidenti Kennedy, Johnson e Nixon. Suggerisce la parola “Image” a John Lennon e per tutta la vita è innamorato di una ragazza che aveva conosciuto da bambino, Jenny.

La storia di Forrest Gump è un resoconto, ironico e pieno di ingenuità, della crescita di un uomo che compie azioni grandi senza cercarle.

Nonostante siano passati diversi anni dall'uscita del film, i valori e le emozioni che trovano espressione attraverso l’intreccio della storia sono sempre attuali e ancora oggi portano la pellicola a essere apprezzata e ricordata da molti in tanti luoghi e ambiti diversi.


Irene Gattiglia

Sam ha 18 anni e viene considerato “strano” dagli altri. Come qualsiasi altro ragazzo, Sam conduce una vita normale che, però, viene resa difficile dalla “sindrome di Asperger”, una forma di autismo con cui il protagonista deve convivere.

La serie ci fa conoscere anche la famiglia di Sam, composta da sua madre, molto affettiva e fin troppo protettrice nei suoi confronti, dalla sorella Casey, che, anche se a una prima impressione sembra distante, tiene molto a lui, e da suo padre Doug, che vive con il pensiero costante di essere inadeguato per Sam.

Con il procedere della narrazione, si vedrà come la madre imparerà a lasciare più libertà a Sam, Casey andrà via di casa per intraprendere una carriera da atleta e Doug con il passare del tempo riuscirà a relazionarsi sempre di più con Sam e ad entrare più in confidenza con lui.

La serie personalmente mi è piaciuta molto perché riesce ad affrontare tante tematiche serie, attraverso le quali è analizzata la vita di un ragazzo afflitto dalla sindrome di Asperger, con una persistente comicità che solleva l'animo dello spettatore.


Niccolò Geuna

Alla morte del padre, Charlie Babbit, venditore di auto di lusso, egoista e senza scrupoli, scopre che la copiosa eredità che gli spettava è destinata a Raymond, il fratello maggiore che non sapeva di avere. Lo shock iniziale si trasforma in rabbia quando scopre che Raymond è autistico, una definizione quasi al di fuori della sua comprensione, che è molto più semplice sintetizzare con il termine di "ritardato". Tuttavia, durante il viaggio per arrivare a Los Angeles, dove spera di ottenere la custodia del fratello o almeno parte dell'eredità, Charlie scopre la sua nascosta genialità e, passo dopo passo, entrerà nel microcosmo della sua esistenza, ricostruendo la storia della sua famiglia e della propria visione del mondo.

Irene Mammoliti

The Good Doctor è una serie televisiva americana che ha come protagonista Shaun Murphy.

Dopo aver vissuto un'infanzia travagliata in una cittadina del Wyoming, il giovane chirurgo viene ammesso alla specializzazione grazie alla sua capacità di analisi, nonostante sia affetto da una forma di autismo, la sindrome del savant, e abbia difficoltà a relazionarsi. Inizia così a lavorare nel prestigioso San Jose St. Bonaventure Hospital .

Questa serie rappresenta molto bene come l'autismo possa creare difficoltà anche in ambito lavorativo a causa dei pregiudizi.

Emma La Rosa

Il protagonista, Sam Dawson, è un uomo autistico costretto a crescere da solo la figlia Lucy in seguito all’abbandono della madre. Al compimento dei sette anni della bambina il legame tra i due viene minacciato dall’intervento dei Servizi sociali che vorrebbero togliere a Sam la custodia.

Mi chiamo Sam è un film commovente che si concentra sulla sfera emotiva delle persone afflitte dall’autismo.


Alessandra De Pasquale

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte è un romanzo giallo il cui protagonista ha la sindrome di Asperger, una forma di autismo ad alto funzionamento.

Christopher è autistico e ha un rapporto molto problematico con il mondo. Odia essere toccato, odia il giallo e il marrone, non mangia se cibi diversi vengono a contatto l’uno con l’altro, non riesce a interpretare l’espressione del viso degli altri, non sorride mai.

Questo libro offre una notevole sensibilizzazione rispetto al disturbo dell’autismo, permette di cogliere le diverse sfumature che lo contraddistinguono consentendo al lettore di collocarsi in una dimensione di realtà parallela e differente da quella propria di appartenenza.


Ludovica Lovisetto

Franco e Andrea partono per un viaggio senza bussola e senza meta. Franco è un padre che ha combattuto per suo figlio autistico, inseguendo terapie tradizionali, sperimentali, spirituali, e che ora si unisce a lui nel tempo sospeso della strada, dove la normalità è abolita e non si sa più chi è diverso.

Andrea insegna a suo padre ad abbandonarsi alla vita accarezzando coccodrilli, abbracciando sciamani, seminando pezzetti di carta lungo il tragitto, perché sa che dovranno tornare, anche se il padre vorrebbe rimanere in viaggio per sempre.

Se ti abbraccio non aver paura è una storia vera; Fulvio Ervas l'ha scritta ascoltando Franco raccontargli della sua vita con Andrea, che saltella sulle punte e ha tanta voglia di abbracciarti per trasmetterti la sua vita.

Linda Soglia