IDEE VOL@NTI

per una civic@zione

Anno 423 a. C. Ad Atene vanno in scena Le nuvole di Aristofane. Socrate compare ironicamente sospeso in cielo: per conoscere la natura delle cose divine si rivolge alle nuvole, presentandole come “grandi divinità per gli intellettuali; esse ci danno idee, dialettica, intelligenza”. Oggi ‘essere nella nuvola’ significa utilizzare la Rete, valido strumento per diffondere la conoscenza. Perciò, per condividere idee abbiamo scelto di volare online: perché è sempre importante  guardare la realtà da un altro punto di vista.

IN PRIMO PIANO

25 aprile 1945: il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia ordinò l’insurrezione totale nei territori ancora occupati dai nazifascisti e assunse tutti i poteri civili e militari: questa data è stata scelta simbolicamente come anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo e della fine della guerra civile. 

Per celebrare la Festa della Liberazione, nel centenario della morte vogliamo ricordare Giacomo Matteotti, la sua formazione europea, la sua integrità etica e il suo coraggio politico, perché, come è stato scritto, prima di lui c’era stata l’opposizione al fascismo, ma l’antifascismo come valore, come scelta consapevole e prioritaria nasce solo con l’estate del 1924, nel suo nome.

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Ci sono giorni segnati dalle stelle, e il 23 aprile è uno di questi: in tale data, nel 1616, muoiono Miguel de Cervantes, "El Inca" Garcilaso de la Vega e, secondo il calendario giuliano, William Shakespeare, che era nato proprio il 23 aprile, come Vladimir Nabokov. 

Non è stato difficile, dunque, per la Conferenza Generale dell’UNESCO, nel 1995, scegliere il 23 aprile come “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore”.

In questo giorno, inoltre, si commemora san Giorgio, particolarmente festeggiato in Catalogna, dove il 23 aprile si regalano una rosa rossa e un libro.

La “Giornata mondiale del libro” è un'occasione per tessere legami attraverso un oggetto prezioso, un contenitore di storie, idee, riflessioni. Perciò vogliamo celebrarla con tre libri che hanno la lettura come protagonista.


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Il 25 marzo del 1300 Dante si ritrova in una selva oscura. Vorrebbe uscirne, salire verso il colle della salvezza, ma non ci riesce: tre fiere lo ostacolano. Dovrà passare per un'altra strada, attraversare i regni dell'oltretomba, inferno, purgatorio e paradiso.

Quante centinaia di migliaia di persone lo hanno seguito nel suo viaggio?  Per ricordare il genio dantesco, nel 2020 il Consiglio dei Ministri ha istituito il 25 marzo la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.

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All'inizio della primavera festeggiamo la Giornata mondiale della Poesia con un testo di Joyce Lussu, molto brillante, effervescente, spumeggiante, e con i nostri consigli di lettura.


A che cosa serve la poesia? Può servire.

Vi faccio un esempio.

Prendete una coppia che va abbastanza bene:

due o tre lustri di convivenza

casa figli interessi comuni.

I coniugi però, non essendo né sordi né orbi

né privi di altri sensi

naturalmente non immuni

dal notare che il mondo è pieno di persone attraenti

dell'altro sesso

di cui alcune, per circostanze favorevoli,

sarebbero passibili di un incontro a letto.


Sorge allora un problema che propone tre soluzioni.


La prima è la tradizionale repressione

non concupire eccetera non appropriarti dell'altrui proprietà

per cui il coniuge viene equiparato a un comò

Luigi XVI o a un televisore a colori

o a un qualsiasi oggetto di un certo valore

che non sarebbe corretto rubare.


La seconda soluzione è l'adulterio

altrettanto tradizionale

che crea una quantità di complicazioni

la lealtà (glielo dico o non glielo dico?)

lo squallore di motel occasionali

la necessità di costruire marchingegni di copertura

che non eliminano la paura

di fastidiose spiegazioni.


La terza soluzione è senza dubbio la più pratica

Si prendono i turbamenti e i sentimenti

le emozioni e le tentazioni

si mescolano bene si amalgama l'immagine

con un brodo di fantasia

e ci si fa su una poesia

che si mastica e si sublima

fino a corretta stesura sulla macchina da scrivere

e infine si manda giù

si digerisce con un po' di amaro

d'erbe naturali

e poi non ci si pensa più.  

8 marzo 

Giornata internazionale 

dei diritti della donna

Nata all’inizio del ‘900 in seguito alle manifestazioni sulla questione femminile e sul voto alle donne, la Giornata internazionale dei diritti della donna ricorda le conquiste sociali, economiche e politiche ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono oggetto in tutto il mondo. A noi piace chiamarla con il nome più diffuso, Festa della donna, per sottolineare il carattere di solennità da attribuire a una giornata in cui si ricorda quella parte dell’umanità che ha dovuto e deve continuare a lottare per rivendicare e affermare i propri diritti.

Quest'anno vogliamo ricordare una donna che per tutta la sua vita ha sostenuto questi diritti, Michela Murgia, e vi invitiamo a leggere e diffondere il suo Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più, affinché, tra qualche anno, una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.


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Vi presentiamo il Convitto nazionale "Umberto I"

Lettera agli studenti e alle studentesse 

che frequentano la terza media

Carissimo, carissima, mi sembra che sia passato solo qualche giorno da quando ero al tuo posto e dovevo scegliere la scuola superiore. Se ripenso al periodo legato a questa decisione, ricordo in modo vivido ogni istante: l'indecisione riguardo al mio futuro, il desiderio di entrare in un nuovo ambiente e la consapevolezza di sentirmi 'più grande'. Ogni giorno per me sarebbe stata una nuova scoperta: conoscere persone nuove, studiare materie di mio interesse e scoprire ciò che la nuova scuola avrebbe offerto per ampliare le capacità e conoscenze. Per fortuna, a dissolvere i mei dubbi, sono accorsi in mio aiuto i numerosi open day a cui ho partecipato. Grazie a questi, ho scoperto il Convitto Nazionale “Umberto I” e ne sono rimasta subito affascinata, in particolare dai diversi laboratori offerti e dalla possibilità di fermarsi a studiare al pomeriggio, con la modalità del semiconvitto. In ciò l'Umberto I ha particolarmente soddisfatto le mie attese, poiché avere l'opportunità di studiare con i propri compagni di classe ed essere guidati, soprattutto nei primi anni, dalla figura dell'educatore è il più grande aiuto che uno studente possa ricevere. Non mi riferisco solo ad un supporto nello studio, ma anche ad un aiuto per sfruttare le proprie capacità e, come spesso mi è accaduto, per risolvere i propri dilemmi. All'inizio pensavo che la presenza dell'educatore fosse superflua, ma adesso credo che questa scuola non sarebbe la stessa senza il loro instancabile lavoro, che ti auguro di saper apprezzare se ti iscriverai qui.

Come puoi ben immaginare, tra le mura del Convitto ho scoperto, di anno in anno, me stessa e ho conosciuto alcuni degli amici a cui tengo di più, che spero mi restino accanto anche dopo la fine del liceo. Con loro ho vissuto la maggior parte delle esperienze di questo percorso, condividendo un milione di risate, che hanno alleggerito anche i periodi più intensi. In fondo, credo che un po' tutti gli adolescenti puntino ad incontrare i propri migliori amici negli anni della scuola superiore e spero che tu possa fare lo stesso. Tuttavia, è mio compito avvisarti che non sempre vivrai in una sorta di 'paese delle meraviglie', ma ci saranno dei momenti difficili, in cui ti sentirai perso/a, dubbioso/a sulla scelta scolastica e, magari, perderai fiducia nelle tue capacità. Però, nel buio assoluto in cui penserai di essere immerso/a, non dimenticare che potrai contare sempre sul sostegno dell'educatore, se sceglierai il Convitto, e dei tuoi amici. Spesso, infatti, grazie al confronto con coloro che potevano avere le mie stesse incertezze, ho trovato la luce per credere di nuovo in me stessa e affrontare i miei problemi. Quindi, nonostante possano sembrare terribili, questi momenti mi hanno aiutata a crescere e a cambiare, diventando più consapevole dei miei obiettivi.

Perciò, ti consiglio di non spaventarti di fronte ad ansie e timori, ma di fronteggiarli perché avrai sempre la forza per farlo, oppure riceverai l'aiuto necessario; basta solo chiedere. D'altra parte, tutti sono stati ragazzi e hanno provato le tue stesse paure; se ce l’hanno fatta loro perché non puoi farcela tu? Quindi, con la speranza che tu viva ogni minuto di questo straordinario percorso che stai per intraprendere, ti saluto e ti auguro il meglio.

Irene Mammoliti

Sentirsi a casa

Iniziare il primo anno di liceo con una pandemia non è semplice. Un fattore che agevola noi dell’Umberto I è quello di essere semiconvittori e di poter passare, così, i nostri pomeriggi in compagnia, studiando insieme.

Siamo Ludovica e Steven e vi raccontiamo che cosa significa per noi far parte del Convitto.

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Tornare a casa

Essere stato semiconvittore all’Umberto I è per me un “valore aggiunto”, un investimento. L’ambiente convittuale ha rappresentato sempre un sicuro approdo cui affidarmi nei momenti di difficoltà. 

Sono Fabio e vi racconto la mia esperienza fra le sagge mura del Convitto.

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Sentirsi al Convitto negli States

Armadietti e lavori di gruppo. Una scuola comunità, nella quale si vive tutta la giornata, si partecipa a numerose attività e si crea un forte spirito di appartenenza. Un'esperienza di condivisione e d’incontro.

Sono Arianna e vi racconto che cosa ho ritrovato dell'Umberto I negli States.

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Scegliere per il nostro futuro

Per ampliare le conoscenze e le competenze di noi studenti il Convitto offre attività che permettono di scoprire nuovi interessi, che facilitano la scelta universitaria e potenziano le capacità individuali. 

Siamo Irene, Irene e Luisa e vi raccontiamo di che cosa ci occupiamo al pomeriggio all'Umberto I.

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Nuovi inizi

Ideevol@nti è nato in primavera, la stagione in cui ritorna la vita; in tempo di Covid, per portare un messaggio di speranza; in didattica a distanza, perché a distanza siamo rimasti uniti.

Marlow, nelle pagine iniziali di Cuore di tenebra di Joseph Conrad, ricorda i giorni della sua infanzia, quando desiderava riempire i blank spaces che si trovano sulle carte geografiche: quelli che per lui sono diventati spazi vuoti, nel viaggio in cui è finito nelle tenebre del Congo, possono per noi essere spazi bianchi da riempire con nuovi inizi, nuove opportunità, nuove speranze.

... e sei già all'università

Start@unito è un progetto dell’Università di Torino che mette a disposizione degli studenti e delle studentesse numerosi insegnamenti online, gratuiti e aperti e che accompagna gli allievi e le allieve prima e durante il loro percorso di studi.

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Orientamento formativo

Il “Progetto di orientamento formativo” del Politecnico di Torino, dedicato agli studenti e alle studentesse dell’ultimo anno delle Scuole Secondarie Superiori, offre elementi utili ad una scelta consapevole.

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L’Assemblea Costituente, eletta il 2 giugno 1946, si riunì a Montecitorio dal 25 giugno 1946 al 31 gennaio 1948. Composta da 556 deputati e deputate (21 erano le donne presenti), con 453 voti favorevoli, 62 contrari e nessun astenuto il 22 dicembre 1947 approvò la Costituzione (resoconto stenografico della seduta ), che il 27 dicembre fu promulgata dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948.

Vai alla pagina per conoscere le storie delle 21 Madri costituenti e di 21 Padri costituenti.

In questa Costituzione c’è tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie

Piero Calamandrei

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione. 

Robert Kennedy

La tecnologia da sola non può né liberare né rendere schiavi; essa deve essere capita, guidata, impiegata verso gli obiettivi che ci interessano. 

                                      Giorgio Ceragioli

Solo per mezzo della forma, della trama, posson parole o musica raggiungere la quiete.

Thomas Eliot

“Non importa quale via sceglierai” disse il Gatto. 

"Basta che arrivi da qualche parte” aggiunse Alice. 

“Oh, di sicuro lo farai, se solo camminerai abbastanza a lungo.”

Lewis Carrol

Sapeva ascoltare, e sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente. 

Alessandro Baricco

Un buon blogger non si prende mai troppo sul serio: sa che prima di scrivere qualsiasi articolo dovrà chiedersi per quale motivo qualcuno dovrebbe leggerlo.

Francesca Sanzo

Una lettera mi è sempre parsa come l'immortalità.

Emily Dickinson