Il Codice della Crisi di impresa ha introdotto nell'ordinamento italiano, sostituendo quanto già previsto dalla previgente legge n. 3/2012 le cosiddette procedure di sovraindebitamento ed ossia dei rimedi giuridici che permettono sia a privati che piccoli imprenditori esclusi dalla possibilità di essere assosgettati alla procedure di liquidazione giudiziale (ex fallimento) di gestire i propri debiti e uscire dalla crisi finanziaria attraverso il ricorso a piani sostenibili.
La legge prevede quattro procedure caratterizzate da diverse finalità e diverse possibilità di accesso ed ossia il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore (per chi non è imprenditore), il concordato minore (sia per imprenditori e professionisti) e la liquidazione controllata dei beni (che prevede la vendita dei beni per pagare i debiti). La procedura di esdebitazione del debitore incapiente è prevista per chi non ha nulla da offrire ai creditori.
Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore
Concordato minore
Liquidazione controllata del patrimonio
Esdebitazione del debitore incapiente